Il boss Altic dopo l'arresto operato d'urgenza alla testa: ma non svela chi l'ha ferito
di Redazione
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Aveva una grave infezione. Ora è ricoverato nel centro clinico del carcere di Marassi
Appena arrestato è stato trasferito in ospedale e sottoposto ad una lunga e delicata operazione alla testa all'ospedale San Martino per un buco, come il foro di un proiettile, al centro della fronte.
Una ferita ancora aperta che aveva fatto impressione persino agli esperti agenti della mobile che pure da sempre hanno a che fare con persone ferite coinvolte in fatti di sangue.
Ora Safet Altic, 43 anni, serbo, trafficante di droga e in passato coinvolto un'indagine del calcio scommesse insieme ad alcuni giocatori del Genoa di cui era grande amico, sta meglio ed è ricoverato nel centro clinico nel carcere di Marassi, in cui è stato rinchiuso dalla fine di luglio dopo l'arresto.
Altic era ricercato per due ordini di cattura richiesti per reati di droga dal sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Genova Federico Manotti.
Gli agenti lo hanno scovato in un’anonima abitazione di via Gribodo, a Marassi, messa a disposizione da una coppia di amici, poi denunciata per favoreggiamento,
L’intuizione che il serbo potesse nascondersi lì arrivò da fonti confidenziali raccolte dagli agenti del commissariato di polizia di San Fruttuoso, ed è stata poi avvalorata dai riscontri dei detective dello Sco, la Sezione Criminalità Organizzata, della squadra mobile di Genova che da anni sono sulle tracce del pericoloso bosniaco.
Altic, come a non smentire la sua fama di duro, nonostante avesse quella ferita aperta sulla fronte invece di andare in ospedale per farsi curare si nascondeva, di fatto mettendo a repentaglio la sua vita. Alla vista degli agenti aveva provato a scappare, lanciandosi da un muretto, ma gli agenti che avevano circondato l’edificio erano poi riusciti ad arrestarlo. Il serbo aveva due ferite, una ad una spalla, e una molto vistosa alla testa, un foro che si presume potesse essere stato procurate da un conflitto a fuoco in Spagna, da dove era fuggito nelle scorse settimane. Dopo l’arresto il serbo era stato subito ricoverato nel repartino esterno del carcere di Marassi dislocato all'ospedale San Martino.
Appena lo hanno visto i medici lo hanno sottoposto a un delicato intervento alla testa: la ferita infatti era infetta e per giorni e giorni è stato sottoposto ad una massiccia terapia antibiotica. Solo da pochi giorni sta meglio ed è stato trasferito nel centro clinico del carcere. Altic, difeso dall'avvocato Sandro Vaccaro, però non parla, non dice chi l'ha ferito.
Il nome del serbo divenne noto a Genova nel 2011 per l’inchiesta avviata dalla procura di Cremona dalle famose foto scattare davanti all’Osteria del Coccio di Sturla in compagnia di alcuni calciatori del Genoa fra cui Giuseppe Sculli e dei capi ultrà della gradinata Nord. Quell’inchiesta si concluse nel nulla, ma la carriera criminale di Altic non si è mai fermata.
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