Il messaggio del Cardinale Bagnasco: "Le tragedie aprono a spinte di rinascita, rialziamoci tutti insieme"
di Maria Grazia Barile
L'arcivescovo di Genova ha officiato la Messa a Certosa
"Cari amici, sono qui nella parrocchia di Certosa, vicino al Ponte che rinasce. La soddisfazione e l'ammirazione è grande per un'opera guardata come esempio. Ma questo non oscura la memoria delle vittime e del dolore per questa tragedia". Ha iniziato così la sua omelia il Cardinale Angelo Bagnasco che ha celebrato questa mattina la Messa nella Parrocchia di San Bartolomeo della Certosa.
Il Cardinale ha avvicinato il dramma di Ponte Morandi alla terribile pandemia di coronavirus degli ultimi mesi: "Le tragedie portano lutti e dolori ma aprono anche a sfide e a spinte di rinascita, alla volontà di rialzarci tutti insieme. In questo momento di pandemia che flagella il mondo solo uniti torneremo a vedere la luce e gusteremo la bellezza della normalità di tutti i giorni".
L’Arcivescovo di Genova ha poi ringraziato chi ha lavorato senza tregua, con passione, dedizione e competenza affidando i fedeli alla protezione della Vergine Maria: "La Santa Vergine, che adoriamo nel mese di maggio, porti consolazione, ci incoraggi e vegli su di noi come madre e regina".
Il Cardinale Bagnasco ha concluso la Messa con un invito alla vicinanza: "Un'unità spirituale, invisibile ma forte e potente e gradita al Signore, dobbiamo superare e supereremo questa grande prova con una voglia maggiore di camminare insieme".
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