Imperia, emergenza siccità: cinque sindaci "chiudono" l'acqua dalle 22 alle 5
di Edoardo Cozza
Stop all'erogazione di notte nel capoluogo e a Chiusanico, Lucinasco, Chiusavecchia e Pontedassio. Scajola: "Faremo il punto con la Regione il 20 luglio"
I sindaci di Imperia e dei Comuni della Valle Impero hanno decretato l'interruzione dell'erogazione dell'acqua, dalle 22 alle 5, in quattro Comuni e tre frazioni della città capoluogo, a causa della persistente crisi idrica. La decisione è giunta, in serata, al termine di un vertice convocato dal sindaco di Imperia, Claudio Scajola, al quale hanno partecipato anche i sindaci: Gianni Agnese (Chiusanico); Ilvo Calzia (Pontedassio); Marilena Abbo (Lucinasco); e poi, Giovanna Losco (vice sindaco di Chiusavecchia) e Valerio Chiarelli, direttore esecutivo di Rivieracqua, il gestore unico del ciclo integrato delle acque in provincia di Imperia. Durante il vertice è emersa la grave criticità che interessa, in questo momento, l'acquedotto di Rezzo, che approvvigiona i territori coinvolti, che attualmente ha una produzione inferiore al 50 per cento, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
L'interruzione dell'erogazione di acqua riguarda i Comuni di Pontedassio, Lucinasco, Chiusanico zona industriale e Chiusavecchia e le frazioni di Imperia Sant'Agata, Montegrazie e Moltedo. Obiettivo: permettere l'accumulo di acqua e di garantire il regolare servizio idrico nel resto della giornata. E' stata anche decisa la rimodulazione dei consumi di intesa con gli stabilimenti industriali, Clas e Moreno, della Valle Impero. Rivieracqua, inoltre, concorderà nelle prossime ore le modalità operative per raggiungere una riduzione significativa, sino al dimezzamento. E' stata, quindi, decisa, la realizzazione di un collegamento d'urgenza tra l'acquedotto del Roya e il serbatoio sopra Sant'Agata, per alimentare le frazioni di Moltedo, Montegrazie, Sant'Agata e la zona collinare limitrofa. Oggi questo territorio è alimentato dall'acquedotto di Rezzo e dai pozzi sull'Impero; riattivazione di alcuni pozzi dismessi sui torrenti Impero e Prino.
"Il 20 luglio - ha detto Claudio Scajola, al termine del vertice - con il presidente della Regione, Giovanni Toti, e con l'assessore alla Protezione Civile e ai Lavori Pubblici Giacomo Giampedrone, faremo il punto, in Provincia, sulla crisi idrica nel nostro Ponente anche alla luce della necessità di impegnare nei tempi più brevi i finanziamenti dello Stato, in anticipazione della Regione, per l'acquedotto del Roja".
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