Industria e logistica, Falteri: "Serve una piattaforma di dialogo per il successo del Paese"

di Simone Galdi

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Il presidente di Federlogistica sollecita un cambio di paradigma: "valore strategico e non semplice costo"

Industria e logistica, Falteri: "Serve una piattaforma di dialogo per il successo del Paese"

Davide Falteri, presidente di Federlogistica, propone un’alleanza strutturale tra industria e logistica per valorizzare l’intera catena del valore del Made in Italy, superando l’approccio riduttivo che considera la logistica solo un centro di spesa.

Approccio superato – Per anni, secondo Falteri, l’attenzione del sistema economico si è concentrata quasi esclusivamente sul costo del lavoro, trascurando il peso della logistica. Questo squilibrio ha avuto un effetto depressivo sul mercato nel medio e lungo periodo. “La logistica è stata percepita come un costo da esternalizzare, piuttosto che come un asset strategico”, ha affermato. A suo giudizio, è giunto il momento di superare questa visione e promuovere un dialogo strutturato tra produttori, distributori e operatori logistici.

Competitività sistemica – L’obiettivo dichiarato da Falteri è la costruzione di una piattaforma nazionale di confronto capace di rafforzare la competitività del prodotto finito italiano sui mercati globali. Secondo il presidente di Federlogistica, un’alleanza tra le componenti chiave del sistema economico – dall’industria alla distribuzione – consentirebbe di affrontare con maggiore efficacia temi come burocrazia e dazi, troppo spesso al centro di dibattiti che definisce “sterili”.

Costi variabili – Uno dei problemi principali, sottolinea Falteri, è l’elevata variabilità dei costi logistici lungo le filiere, dai beni di largo consumo all’e-commerce. Questa incertezza incide in modo significativo sul prezzo finale dei prodotti. “Continuare a trattare la logistica solo come una voce di spesa – spiega – significa rinunciare a una leva di crescita”. Un cambio di prospettiva è urgente, soprattutto in un contesto economico frammentato e caratterizzato da infrastrutture logistiche poco integrate.

Rete invisibile – La logistica moderna, ha ricordato Falteri, non si limita più al trasporto fisico delle merci. È diventata un sistema intelligente di tracciamento e gestione dei flussi, che consente di raccogliere dati strategici per comprendere i mercati di destinazione. Tecnologie come l’intelligenza artificiale e i sistemi just-in-time permettono di riorganizzare le reti produttive e distributive in modo più efficiente e resiliente. “La logistica è una rete invisibile che collega tutto il mondo”, ha affermato.

Comunicazione economica – La logistica non è solo movimentazione di beni, ma anche di informazioni. La gestione integrata dei dati consente oggi di conoscere in tempo reale le rotte, i flussi e le destinazioni delle merci. Questo, secondo Falteri, la rende un vero e proprio strumento di comunicazione economica, utile non solo per aprire nuovi mercati, ma anche per interpretarli e agire in modo strategico nella costruzione di relazioni commerciali.

Proposta operativa – Per affrontare in modo strutturale questa evoluzione, Falteri propone l’istituzione di una Cabina di Regia nazionale permanente. Tale organismo dovrebbe coinvolgere operatori logistici, rappresentanze industriali e attori della filiera del trasporto in tutte le sue modalità – marittima, terrestre, ferroviaria e aerea. “Non possiamo più considerare l’industria come una controparte”, ha concluso, “la logistica è oggi una visione globale, una rete da mettere a sistema per il bene del Paese”.

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