Intesa Social Warning-Aliseo, l'educazione digitale arriva a scuola
di Redazione
L'assessore Cavo: "Vogliamo educare i giovani di tutte le età ad un corretto uso della rete"
Prosegue con successo l’attività del progetto di volontariato “Social Warning”, ideato e portato avanti su tutto il territorio nazionale da Davide Dal Maso per rendere consapevoli i giovani su rischi e potenzialità della rete.
Parallelamente all’avvio del nuovo anno scolastico, il Movimento Etico Digitale, sbarcato ufficialmente in Liguria ad aprile, si prepara a un anno di lavoro particolarmente proficuo grazie alla neonata partnership con Aliseo, l’agenzia ligure voluta fortemente da Ilaria Cavo per supportare i ragazzi nelle scelte formative, attraverso l’orientamento e il sostegno negli studi. «Tramite Aliseo – spiega l’assessore alle politiche giovanili - abbiamo inserito incontri con esperti del digitale all’interno del catalogo delle opportunità di orientamento che Regione Liguria porta nelle scuole. Il Social Warning è un progetto perfettamente in linea con le finalità del “SUN-Smart Use of Network” che continueremo a sostenere. Vogliamo educare i giovani di tutte le età a un uso corretto della rete e dei social, che non devono essere demonizzati. E’ però importante mettere in guardia i ragazzi dai rischi e insegnare a usarli al meglio, perché li padroneggino e non ne vengano sopraffatti».
Le attività, in collaborazione con i volontari locali del MED, arricchiranno l’iniziativa “ProgettiamocilFuturo” (www.progettiamocilfuturo.it), un percorso di orientamento che si prefigge lo scopo di indirizzare gli studenti a riconoscere i propri talenti e le proprie aspirazioni, avvicinandoli da subito al mondo del lavoro attraverso una vasta gamma di attività. Da qui l’interesse di inserire, da quest’anno, un approfondimento sull’educazione digitale e su tutto ciò riguarda il web, colmo di opportunità se maneggiato con cura e consapevolezza.
«Attraverso questa collaborazione con Aliseo – spiega Danila Bavastro referente del movimento in Liguria – avremo la possibilità di portare la cultura digitale nelle scuole in maniera più capillare. Il nostro scopo è quello di formare i giovani e renderli immuni dai problemi e rischi derivanti da un uso non consapevole del web, come ad esempio i danni alla reputazione, spesso insanabili. Inoltre ci focalizziamo nell’aiutarli a conoscere il mercato del lavoro e le competenze digitali richieste. Gli argomenti che trattiamo cambiano in base all’età dei giovani a cui ci rivolgiamo: agli adolescenti parliamo di cyberbullismo, sexting, dipendenza dai social, disinformazione online. Ai più piccoli raccontiamo di come possono informarsi sul web su argomenti di loro interesse».
Uno dei capi saldi del movimento è quello di mettere a disposizione del sistema scolastico, o di chiunque lo richieda, un team di formatori-volontari che con il web lavora tutti i giorni e che può quindi portare testimonianze e casi studio positivi e negativi. Ad oggi il team ligure è composto da sei professionisti: Danila Bavastro (Digital Strategist), Davide Mancuso (Brand Reputation Specialist), Davide Licari (Marketing Strategist), Andrea Vaghi (Digital Marketing Expert), Thomas Cuneo (Funnel Marketing) e Francesco Piccardo (Media Education Expert)».
Di grande importanza è anche il rapporto adulti-nativi digitali. Spesso ci si domanda dove può essere il punto di incontro tra le due generazioni. Agli adulti spetta il compito di fare un passo verso la conoscenza degli strumenti legati alla tecnologia, senza non potrebbero gestirli o essere presi sul serio nel momento in cui, con la giusta autorevolezza che contraddistingue la responsabilità dell’età adulta, scelgono di limitare la fruizione. E ai giovani? Ai giovani nativi digitali spetta affidarsi alla consapevolezza e all’esperienza degli adulti; determinate situazioni spesso rischiose possono essere di facile letture per gli adulti e meno per i ragazzi.
Per aggiungersi alla squadra di volontari nata sotto la Lanterna, è possibile candidarsi sul sito socialwarning.it e sottoporsi al test di ingresso. Per richiedere invece un intervento dei volontari basterà fare richiesta a formatori@socialwarning.it
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