Johnson&Johnson, l'ammissione dell'azienda: "Nesso plausibile con rari casi di trombosi"
di Marco Innocenti
E' la stessa casa farmaceutica, in una nota, a confermare che "un ruolo causale è da considerarsi plausibile"

"C'è un nesso plausibile fra il vaccino Johnson & Johnson e i rari casi di trombosi". A dirlo stavolta non è né l'Ema né una delle agenzie del farmaco nazionali ma la stessa casa farmaceutica produttrice del vaccino, la Janssen. In una nota, la casa farmaceutica precisa che "molto raramente, dopo l'immunizzazione con il vaccino Janssen, una combinazione di trombosi e trombocitopenia, in alcuni casi accompagnate da sanguinamento. Un ruolo causale è considerato plausibile".
"Questi casi si sono verificati entro le prime 3settimane successive alla vaccinazione - prosegue Janssen - e prevalentemente in donne di età inferiore ai 60 anni. In questa fase non sono stati identificati fattori di rischio specifici. I soggetti vaccinati devono quindi essere istruiti a consultare immediatamente un medico se sviluppano sintomi di tromboembolia e/o trombocitopenia, dopo la vaccinazione".
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