La pasticceria Ferrante di Campomorone finalista alla Coppa del mondo del Panettone
di Michele Varì
Venti pasticcieri di ogni parte del mondo si sfideranno nel fine settimana a Lugano
C'è anche la pasticceria Ferrante di Campomorone fra i venti finalisti del Coppa del Mondo del Panettone che si svolgerà nel fine settimana a Lugano, in Svizzera.
Gli artigiani della Valpolcevera si contenderanno la vittoria finale sfidando altre cinque pasticcieri italiani e colleghi di ogni parte del mondo, uno arriverà persino dal Giappone.
A Lugano dal laboratorio di via Martiri della Libertà di Campomorone andranno il titolare Massimo Ferrante e la compagna Federica Albanese. Con trent'anni di esperienze alle spalle, la pasticceria si caratterizza per la qualità dei prodottin usati, come spiega Federica, emozionata e orgogliosa per questo riconoscimento internazionale. "Per noi è già un successo andare a Lugano". E a chi le chiede come mai una pasticceria genovese non sia specializzata nella produzione di pandolce ma in panettone, lei risponde serafica: "Ma noi facciamo bene anche il pandolce, assaggiare per credere".
I panettoni alla milanese che saranno giudicati a Lugano devono tutti seguire la ricetta tradizionale: gli ingredienti sono farina, burro, canditi, uvetta, niente glassa e lievito madre, forse il vero segreto di questi dolci. "Per fare un buon panettone tenuto conto della lavorazione del lievito ci voglio sino a 50 ore".
A dimostrazione che la Ferrante è ormai nel ghota delle pasticcerie arriva anche un altro risultato: Lunedì, di ritorno da Lugano, la squadra dei Ferrante sarà a Bari in quanto finalisti di Mastro Panettone, un'iniziativa organizzata dalla rivista Goloasi. Lì però non porteranno il panettone classico ma una specialità "creativa" di cui, come prescrive il regolamento, non si possono ancora svelare gli ingredienti.
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