La salma di Eugenio Montale rischia lo sfratto
di Redazione
La concessione del loculo di famiglia è scaduta da otto anni. Il sindaco di Monterosso: "Verrà prolungata"
La salma di Eugenio Montale, sepolta al cimitero di San Felice a Ema a Firenze, potrebbe correre il rischio di essere sfrattata e di finire nell'ossario comunale. La concessione del loculo di famiglia del poeta premio Nobel per la letteratura, dove è sepolta anche la moglie Drusilla Tanzi, è scaduta da otto anni. E sembra che nessuno abbia risposto all'ultimo bando del Comune di Firenze per la conferma.
Lo ha scritto il quotidiano on-line Nove da Firenze spiegando che la tomba di Montale figura nell'elenco di quelle indicate nel bando, affisso al cimitero, lanciato dal Comune lo scorso anno per confermare le concessioni scadute delle sepolture a San Felice a Ema. Cimitero dove il premio Nobel riposa dal 1981, anno della sua morte, insieme alla moglie Drusilla Tanzi, scomparsa nel 1963.
Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Monterosso al Mare Emanuele Moggia "Ho avuto conferma da parte di Bianca Montale, nipote ed erede universale del poeta, che la concessione del loculo sarà prolungata sino al 2051. Ma nel caso ci fossero problemi, o se la famiglia lo desidererà, mettiamo subito a disposizione a nostre spese la possibilità di accogliere le spoglie di Eugenio Montale qui da noi".
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