La Spezia, spedizionieri chiedono più investimenti per il trasporto camionistico e un’area buffer a Santo Stefano Magra

di Carlotta Nicoletti

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Il presidente degli spedizionieri Laghezza: “Due terzi del traffico passa ancora su gomma, necessario investire per garantire efficienza al porto”

La Spezia, spedizionieri chiedono più investimenti per il trasporto camionistico e un’area buffer a Santo Stefano Magra

Il porto di La Spezia è un’eccellenza per il trasporto intermodale, ma il trasporto su gomma resta predominante. Gli spedizionieri spezzini, attraverso la Community portuale, chiedono investimenti mirati per migliorare l’efficienza del trasporto camionistico e l’istituzione di un’area buffer a Santo Stefano Magra, utile a decongestionare il traffico e ottimizzare i flussi logistici, come riporta Ferpress. 

Trasporto su gomma – Nonostante i progressi del trasporto ferroviario, il 66% del traffico portuale di La Spezia viaggia ancora su camion. “Il porto ha investito molto sul ferroviario, ma la realtà è che la maggior parte delle merci si muove su gomma. Se vogliamo garantire efficienza, dobbiamo investire anche su questa modalità”, afferma Alessandro Laghezza, presidente dell’Associazione Spedizionieri.

Area buffer – Una delle soluzioni proposte è l’istituzione di un’area di sosta sicura per i container a Santo Stefano Magra, che permetterebbe ai trasportatori di lasciare i carichi pronti per essere inoltrati in porto con navette notturne. “Questo sistema migliorerebbe la gestione dei picchi di traffico e ridurrebbe la congestione portuale”, spiega Laghezza.

Sinergia tra modelli – L’obiettivo, secondo gli spedizionieri, è garantire un equilibrio tra trasporto ferroviario e camionistico. “Le due modalità devono essere trattate allo stesso livello per assicurare efficienza all’intero sistema”, conclude Laghezza, sollecitando l’Autorità di Sistema Portuale ad agire in questa direzione.

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