Lettera anonima a Toti: "danni" e "bombe" se non riaprirà bar e ristoranti
di Redazione
E' arrivata il 24 dicembre. La risposta del governatore: "Capisco l'esasperazione ma inaccettabile parlare di bombe. Non ci fermiamo"
E' all'attenzione degli investigatori della Digos la lettera anonima arrivata il 24 dicembre nella sede della Regione Liguria e indirizzata al presidente Giovanni Toti. Una lettera scritta a mano e senza alcuna firma, una sorta di 'diffida' a riaprire i bar e ristoranti, minacciando 'danni' e 'bombe' in caso di mancata riapertura.
"Capiamo l'esasperazione di chi non può lavorare, sfamare la propria famiglia, con risarcimenti spesso tardivi e irrisori - la risposta di Toti - ma sono inaccettabili i messaggi di minacce che parlano di bombe e fanno sprofondare il nostro Paese in un clima d'odio. Ci siamo sempre battuti per misure equilibrate a difesa delle nostre imprese. Continueremo a farlo ma non certo perché spinti da minacce e insulti - ha concluso - Grazie a tutti per la solidarietà bipartisan ricevuta in queste ore, non ci fermiamo!".
La Questura ha disposto un incremento della vigilanza sotto la sede della Regione Liguria e sotto l'abitazione del governatore Toti. Sulla lettera, la cui busta ha un timbro illeggibile ma che certamente è passata dal centro di smistamento di Genova, la Digos farà eseguire una serie di accertamenti tecnico-scientifici a cominciare dall'analisi di eventuali impronte.
La notizia ha subito innescato le reazioni del mondo politico (e non solo) ligure. Solidarietà al governatore della Liguria sono arrivate da più parti, con messaggi affidati ai social o note stampa: "Un gesto grave e inqualificabile - ha scritto il sindaco di Genova Marco Bucci - Viviamo un momento storico delicato nel quale chi è al vertice di istituzioni pubbliche ha il compito di prendere decisioni utili alla collettività seppure, talvolta, impopolari. E ha il dovere di accettare e far rispettare norme che derivano da enti superiori al proprio. So con quanta passione e amore per i liguri e la Liguria Giovanni lavora ogni giorno e sono certo che non saranno stupide minacce a fermare il suo operato. Caro Giovanni, oggi ancora di più sono al tuo fianco e ti esprimo la mia solidarietà!".
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