Liguria, 114 alloggi pronti ad accogliere i profughi ucraini
di Marco Innocenti
Intanto a Genova sono già arrivati i primi 50 profughi, tutti alloggiati da amici e parenti. In via d'attivazione anche un conto corrente per le donazioni
Sono circa 50 i profughi già arrivati a Genova, tutti con mezzi propri e tutti alloggiati presso amici e parenti. Molti altri però sono quelli attesi nella nostra regione nei prossimi giorni, sono tutti donne e bambini in fuga dagli scenari di guerra dell'Ucraina, popolazioni per le quali si è già messa in moto la macchina della solidarietà.
Stamani da Brignole è partito il primo camion di aiuti allestito dalla Caritas e dalla comunità ucraina, con il supporto del comune di Genova ed un secondo sarebbe già quasi pronto ma, riferiscono le autorità, si attende di capire dal primo trasporto quale sia la situazione reale al confine, prima di far partire un secondo carico, nonostante la comunità ucraina prema per un invio immediato.
“Abbiamo individuato una serie di alloggi disponibili – ha annunciato il presidente Giovanni Toti – Sono 114 in tutta la Liguria. Settanta sono a Genova, 14 a Savona, 20 a Imperia e i restanti 10 nella provincia di Spezia, per accogliere coloro che arriveranno senza avere una sistemazione da amici o parenti. Stiamo valutando anche l'idea di usare l'hotel che abbiamo finora utilizzato per le quarantene covid, che oggi è quasi inutilizzato ma è ancora nella nostra disponibilità. Al momento però non ci è stato manifestato questo bisogno. Stiamo anche attivando un conto corrente per le donazioni che utilizzeremo in accordo con i rappresentanti della comunità ucraina. Adesso l'appello che farei anche a tutte le associazioni che si stanno muovendo è di attendere di sapere bene quali sono i bisogni reali del sistema per evitare sforzi che magari potrebbero rivelarsi non necessari”.
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