Liguria: allarme lupi, Regione avvia percorso per trovare soluzione

di steris

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Biasi (Lega): "Abbiamo recepito la forte preoccupazione di cittadini e sindaci liguri per la crescita della presenza dei lupi”

Liguria: allarme lupi, Regione avvia percorso per trovare soluzione

La presenza crescente dei lupi in Liguria sta generando forti preoccupazioni tra cittadini e amministratori locali. Con l’avvicinarsi di questi animali alle aree abitate, la Regione ha avviato un percorso istituzionale per risolvere la situazione e prevenire danni a persone, animali e coltivazioni.

Presenza dei lupi in aumento - L’argomento dei lupi in Liguria è diventato un tema centrale nelle discussioni politiche e sociali. Secondo il presidente della III Commissione Attività produttive, Politiche agricole, Allevamento, Caccia e Pesca, Armando Biasi (nella foto) la presenza dei lupi sul territorio è aumentata notevolmente negli ultimi anni, con i predatori che si sono progressivamente avvicinati alle coste liguri. Questo fenomeno sta suscitando crescente preoccupazione, sia tra i cittadini che tra i sindaci, preoccupati per i danni che questi animali potrebbero causare a bestiame e coltivazioni.

Le audizioni in Commissione - Nella giornata di ieri, la Regione Liguria ha avviato un percorso ufficiale per affrontare la questione. Durante una seduta congiunta della III e IV Commissione, sono state ascoltate le posizioni di diversi attori coinvolti, tra cui esperti e rappresentanti locali. “Abbiamo recepito la forte preoccupazione di cittadini e sindaci liguri per la crescita della presenza dei lupi”, ha dichiarato Biasi, sottolineando che la Regione è intenzionata a trovare soluzioni concrete per arginare il problema.

Soluzioni in fase di valutazione - Una delle soluzioni in discussione è quella di un "piano di ridimensionamento incruento e/o un prelievo localizzato" dei lupi, che potrebbe aiutare a contenere la popolazione senza ricorrere alla caccia indiscriminata. Inoltre, la Regione sta valutando l’idea di semplificare la burocrazia per facilitare le richieste di indennizzo per i danni causati dai lupi e incrementare gli incentivi per l’acquisto di attrezzature di protezione per il bestiame e i terreni agricoli.

Modifica delle normative europee - Un altro passo importante è rappresentato dalla recente approvazione, da parte del Comitato permanente della Convenzione di Berna, della richiesta della Commissione Europea di abbassare il livello di protezione dei lupi, da “fauna strettamente protetta” a “protetta”. Questo cambiamento normativo, se recepito anche a livello nazionale, potrebbe permettere una gestione più flessibile della popolazione di lupi sul territorio italiano, consentendo interventi più mirati e tempestivi. Come sottolineato da Biasi, “si potrà gestire con maggiore flessibilità la popolazione locale di questi esemplari”.

Collaborazione istituzionale - La Regione Liguria sta collaborando con una vasta rete di attori locali per trovare soluzioni condivise. Il contributo di sindaci, esperti, forze dell’ordine, associazioni ambientaliste e produttori locali è essenziale per costruire una strategia che risponda alle esigenze del territorio. Biasi ha ringraziato, in particolare, il Comando regionale dei Carabinieri Forestali Liguria, l’Università di Genova, Anci Liguria, C.I.A., Coldiretti, WWF, Legambiente e i vari comitati liguri per il loro impegno nella ricerca di una soluzione adeguata.

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