Liguria, banche: primato negativo per chiusura degli sportelli, allarme Uilca su "desertificazione"

di Redazione

Dal 2018 al 2022 la nostra regione ha perso quasi 18 filiali su 100 e la tendenza non sembra destinata ad arrestarsi

Primato negativo per la Liguria per quanto riguarda la chiusura delle filiali bancarie: tra le regioni italiane ha risultati peggiori rispetto alla media nazionale con un - 17,7% degli sportelli dal 2018 al 2022. È questo uno dei dati al centro della tappa genovese di 'Chiusura filiali? No, grazie', la campagna di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sul problema della cosiddetta 'desertificazione bancaria'.


"La chiusura degli sportelli bancari, pur essendo una legittima scelta degli istituti di credito - spiega il segretario generale Uilca Fulvio Furlan - produce conseguenze non solo sotto il profilo economico ma anche sociale e legale. Per questo, riteniamo sia necessario che tutte le parti sociali interessate ne siano consapevoli e si sentano chiamate in causa".


Tra gli obiettivi dell'iniziativa, il coinvolgimento e la sensibilizzazione delle comunità e delle istituzioni locali e politiche sul fenomeno del taglio degli sportelli bancari. "Fra i tanti problemi di questa desertificazione ci sono i disagi per le persone anziane - aggiunge Silvio Trucco, segretario regionale di Uilca - che sono quelle che come sindacato dobbiamo tutelare e che vedono ledere i loro diritti". Il presidio, che si è tenuto in Largo Pertini, è stato anche occasione per un confronto con le istituzioni locali.


"Bisogna pensare alle tante persone che vivono nell'entroterra o nei piccoli comuni costiere - ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci, che guida anche la città metropolitana - e che hanno più difficoltà rispetto ai grandi centri. Noi sono per i servizi al territorio e, guardano ai ricavi e profitti delle banche a livello nazionale, riteniamo che si possano trovare le risorse per mantenere le agenzie indispensabili per il nostro territorio".