Liguria, corruzione, Toti a Giampellegrini su operazione rinfuse: "E' una trappola"
di Redazione
Dalle intercettazioni emerge un dialogo premonitore tra il presidente della Regione e il segretario generale
Quattro giorni prima del rinnovo della concessione trentennale al terminal Rinfuse nel porto di Genova, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti capisce "che è una trappola". E' quanto emerge dalle carte dell'inchiesta che ha portato ai domiciliari il governatore.
Il 29 novembre 2021 il segretario generale della giunta regionale Pietro Paolo Giampellegrini parla con Toti e gli spiega il motivo di tutte quelle pressioni per ottenere la proroga trentennale, considerata eccessiva visto che si costruirà la Diga foranea. "Lo scopo di Spinelli - scrivono i pm attribuendo il ragionamento a Giampellegrini - è quello di conseguire la disponibilità di spazi per ottenere vantaggi economici anche nel momento della futura revoca della concessione".
E così il segretario generale spiega : "te lo dico io... intanto dice (Spinelli, ndr) me la dai poi quando sarà che mi diranno che non si può più fare lui dirà 'belin, però ora mi dai altri trentamila metri a Vado'. E' il mondo Spinelli.. Intanto me la dai, ce l'ho tutta: quando poi nel piano negoziale... Nel contratto hai piazza De Ferrari che puoi mettere come funzionamento 50 roulotte di roba... e poi "sì ma era provvisorio" lui dirà "ma noi ci abbiamo i bambini infanti, mia moglie è incinta, Cozzani ha già ordinato i prosciutti da stagionare... ora mi date il risarcimento". E Giovanni Toti dice: "una trappola".
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