Liguria, economia in frenata: giù il manifatturiero, su il turismo

di Redazione

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Esaurito l'effetto della ripresa post-pandemia

Liguria, economia in frenata: giù il manifatturiero, su il turismo

Per l'economia genovese il primo semestre dell'anno ha segnato uno "sboom". "Abbiamo usato questo termine per indicare non una frenata ma un rallentamento, perché abbiamo ancora un leggero aumento sia del Pil che dei fatturati, ma è terminata la ripresa post Covid con un ritorno ad una crescita a ritmi più moderati rispetto a quella degli ultimi due anni" sintetizza il presidente di Confindustria Genova, Umberto Risso, presentando gli indicatori economici relativi al primo semestre 2023 e le prospettive per il secondo semestre elaborati dal centro studi dell'associazione.

Il fatturato complessivo Italia di industria e servizi è sostanzialmente fermo, a +0,5%, quello estero segna un +0,7%, gli ordini Italia +1,6%, quelli da clienti esteri +0,7%, i prezzi vendita sono saliti dello 0,2%, il costo del lavoro +2% e gli occupati +1,3%. In particolare cala l'industria manifatturiera (produzione -0,6%, fatturato Italia -0,1%, fatturato estero +2,1%, ordini Italia +3,2%, ordini estero +1,4%), ad eccezione della cantieristica navale che segna invece un aumento di produzione del 4,7%, così come le aziende dell'elettronica e dell'It (+1,1%). E cala la marginalità delle aziende manifatturiere: -1,3%. "C'è un rallentamento nei fatturati e nelle vendite, ma la prospettiva sugli ordini non è così negativa" sottolinea Risso.

Bene invece il settore del turismo che nel primo semestre dell'anno ha visto crescere del 4,5% il fatturato Italia e dell'1,8% quello estero, i prezzi del 6,5% e gli occupati del 4,3%, grazie al forte incremento soprattutto di presenze e arrivi di turisti stranieri. E bene anche finanza, assicurazioni e sanità privata, contro i "risultati deludenti" di trasporti, logistica ed energia. Per quanto riguarda le previsioni per il secondo semestre, c'è un moderato ottimismo. Le previsioni delle aziende genovesi indicano un aumento moderato del fatturato, derivante da una migliore dinamica del commercio con l'estero.

Se l'economia genovese rallenta, e gli investimenti sono deboli, dal mercato del lavoro le notizie sono invece positive. Nel primo semestre 2023 gli organici delle aziende genovesi sono cresciuti dell'1,3% ed è scesa la cassa integrazione (-52% nei primi cinque mesi dell'anno).

"Visto che il principale investimento delle aziende è quello nelle persone e il trend di aumento dell'occupazione continua ad essere positivo, vuol dire che l'attesa per il futuro non è negativa - sottolinea il presidente di Confindustria Genova, Umberto Risso - . Le imprese vedono possibilità di sviluppo, ci si aspetta una continuità nella diminuzione del costo delle materie prime e anche nei tassi e una ripresa nei mercati esteri".

Ma aumentano anche le difficoltà a selezionare e assumere personale, perché non si trovano le figure richieste. Secondo il sistema informativo Excelsior di Unioncamere-Anpal che aveva quantificato in 39.120 unità le entrate previste di nuovo personale fra gennaio e giugno, la percentuale di posizioni giudicate particolarmente difficili da coprire (dagli operai specializzati ai dirigenti ai tecnici) è salito al 49,1% contro il 40,7% dello stesso periodo del 2022. "Visto che il principale investimento delle aziende è quello nelle persone e il trend di aumento dell'occupazione continua ad essere positivo, vuol dire che l'attesa per il futuro non è negativa - sottolinea il presidente di Confindustria Genova, Umberto Risso - . Le imprese vedono possibilità di sviluppo, ci si aspetta una continuità nella diminuzione del costo delle materie prime e anche nei tassi e una ripresa nei mercati esteri".