Liguria, elezioni: Orlando candidato del centrosinistra, trattativa avanzata ma non ancora chiusa
di Stefano Rissetto
Restano le indiscrezioni su un negoziato comprensivo delle partite per Piazza De Ferrari e Palazzo Tursi, quest'ultima a scadenza 2027

Nel centrosinistra si profila una trattativa complessa, per quanto riguarda l'assetto di coalizione in vista delle Regionali. Sul nome del candidato presidente la partita sul nome di Andrea Orlando, peraltro forte di un ottimo consenso personale e della diretta investitura di Elly Schlein, è in una fase avanzata ma, come segnalano più voci delle forze del "campo largo", non ancora del tutto chiusa, in ragione delle numerose esigenze da rispettare per tenere insieme un novero di forze non sempre coese e unanimi.
Il candidato presidente avrà infatti il compito di compattare un quadro che dovrebbe andare da AVS e M5S a sinistra fino ai neocentristi di Azione e Italia Viva, malgrado dalle formazioni di Calenda e Renzi arrivino espliciti segnali di complicanza negoziale. In politica i patti sono scritti sull'acqua, ma come nel centrodestra si prova a tenere insieme partiti e civici, nell'attuale opposizione regionale tiene banco la necessità aritmetica di contare su tutte le forze possibili, compreso il mondo che fa riferimento al precedente candidato presidente Ferruccio Sansa.
Non trova poi conferme, anzi viene seccamente liquidata come "fantasia totale" la voce relativa a un negoziato multifase, che legherebbe l'assetto del centrosinistra alle regionali con quello delle comunali di Genova, per cui si voterà nel 2027, con un via libera del M5S a Orlando in cambio di un grillino candidato sindaco nel capoluogo di Regione, una prospettiva che porterebbe quasi in automatico al nome di Luca Pirondini, già candidato sindaco sette anni fa nella consultazione che avrebbe visto la prima vittoria di Bucci. Più facile che l'investitura di Orlando, per quanto altamente probabile, sia sottoposta a vincoli di coalizione, nei programmi come negli stessi nomi, secondo una dinamica molto meno scontata di quanto oggi possa sembrare.
Le comunali di Genova potrebbero veder rimodulato l'orizzonte solo nel caso, anch'esso tassativamente escluso a Tursi, di una candidatura dello stesso Marco Bucci alla presidenza della Regione, mentre l'eventuale corsa del vicesindaco Pietro Piciocchi alla successione a Toti sarebbe politicamente ammortizzabile.
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