Liguria, grandi opere, botta e risposta Toti-Natale: "Pd, nostalgia di un passato senza futuro", "Il presidente ha visione ottocentesca"
di Redazione
"Chi fa può sempre sbagliare, chi non fa sbaglia sempre", "Diciamo no al governatore, sì alla Liguria che guarda al domani"
Botta e risposta tra il presidente della Regione Giovanni Toti e il segretario regionale del Pd Davide Natale. "C’è sempre chi si oppone a un’opera, a un cantiere, a un’infrastruttura. E c’è sempre un pretesto da accampare - scrive Toti sui social - per giustificare la propria contrarietà. Ma c’è sempre, ed è più forte, la volontà di chi vuole costruire un futuro migliore per sé e per le generazioni che verranno. C’è chi da anni si assume la responsabilità di fare le cose per modernizzare la nostra Liguria. C’è chi da tempo si assume la responsabilità di realizzare opere che la Liguria aspetta da decenni. E c’è chi quelle opere non le ha mai fatte e oggi strumentalizza ogni dubbio e ogni paura pensando di ricavarne consensi, pensando di rigenerare una classe dirigente che dell’immobilismo, della paura del futuro, dell’incapacità di scegliere ha sempre fatto la sua bandiera. Non è un dibattito tra destra e sinistra. È la contrapposizione tra chi crede nel futuro e nella crescita e chi ha nostalgia di un passato senza futuro. È la Liguria del no che si oppone alla Liguria del sì".
"No a tutto. Vi ricordate: c’era chi non avrebbe voluto abbattere con l’esplosivo i resti del Ponte Morandi. Oggi, se gli avessimo dato ascolto, saremmo ancora lì a smontare quelle macerie, invece di avere un viadotto nuovo costruito in tempo record. E oggi come allora: no alla nuova Diga, no allo Skymetro di Genova, no a nuovi treni e strade, no al gas, no al masterplan dell’isola di Palmaria, no agli impianti per i rifiuti, no ai depuratori delle acque, no alla funicolare e alla rigenerazione dei Forti di Genova. Meglio rovi e rovine. Immaginatevi una Liguria governata dai Signori del NO… anzi, non serve immaginare, l’avete già visto per tanti anni. Chi fa può sempre sbagliare - conclude Toti - chi non fa sbaglia sempre".
A stretto giro e sempre via social la replica di Natale, consigliere regionale e leader dei Dem in Liguria: "No alla visione ottocentesca di Toti della #Liguria, Sì a una Liguria che guarda davvero al #futuro".
"Gli unici ad avere nostalgia di un passato senza futuro sono Toti e il suo centrodestra, ed è a questa visione che Toti ha della Liguria che noi diciamo 'No'. È vero che diciamo 'No' al #rigassificatore, ma lo diciamo perché non serve al sistema Paese e perché lo spostamento a Savona-Vado costerebbe centinaia di milioni di euro che pagheranno cittadini e imprese - scrive Natale -. Noi siamo quelli del 'Sì' alla transizione energetica, agli investimenti nelle rinnovabili, per far diventare la Liguria la locomotrice del cambiamento e non il fanalino di coda che è oggi a causa di Toti. Noi siamo per il 'No' a impianti che trattano i rifiuti e che rischiano di diventare cattedrali nel deserto a spese dei cittadini, ma diciamo Sì alla transizione ecologica, agli impianti che trattano rifiuti differenziati, agli impianti pensati per dare risposte ai territori e non alla propaganda di chi governa la Regione. Siamo per il No alla #privatizzazione della sanità, perché crediamo che per combattere le liste d'attesa servono investimenti strutturali nella sanità pubblica e non iniziative spot che possono dare un sollievo momentaneo, ma che in prospettiva non risolvono i problemi".
Conclude Natale: "Siamo per il Sì a cambiare questa Regione che sta andando alla deriva, ultima anche nella prevenzione, con un sistema sanitario al 14esimo posto per efficacia, appropriatezza e efficienza dell'offerta sanitaria. Dove l'unica occupazione che cresce, a discapito dei numeri tanto sbandierati dalla Giunta, è quella precaria e mal retribuita. Un insuccesso".
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