Liguria, sanità, botta e risposta Natale-Toti: "Cancellato diritto alla salute", "Mugugni e nessuna proposta"
di Redazione
Il segretario regionale del Pd critica il presidente della Regione sul tema delle liste d'attesa, la replica dal consigliere Daniela Menini
Botta e risposta fra Davide Natale, segretario regionale del Pd, e il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, sul tema delle liste di attesa in sanità. Il leader dem attacca: "Toti disconosce il ruolo della Corte dei conti che lo bacchetta su liste d'attesa e diritto alla salute e prova ad autoassolversi appellandosi al mandato popolare. Ma è proprio per via di quel mandato popolare che deve garantire ai cittadini il diritto alla cura, quello che in Liguria non è più assicurato".
"L'intervento della Corte dei conti è stato appropriato e puntuale e fotografa le reali carenze e condizioni in cui versa la sanità ligure - sostiene Natale - Ogni tentativo di Toti per recuperare le liste d'attesa si è dimostrato fallimentare, confermando l'incapacità di investire in modo appropriato ed efficace le risorse. Nel nostro assetto istituzionale c'è anche chi vigila, per fortuna, su come vengono spesi i fondi pubblici. E forse Toti non ha ancora capito che le risorse a disposizione della Regione non sono risorse proprie ma dei cittadini e come tali devono essere utilizzate per garantire servizi efficienti e investimenti appropriati nell'interesse di tutti. La Corte dei conti - conclude - conferma quanto da noi sostenuto e ribadito in ogni sede in questi anni: in Liguria Toti ha cancellato il diritto alla salute e reso la società sempre più disuguale: dove chi può si cura e ha un'aspettativa di vita più lunga e chi non può non si cura e ha un'aspettativa di vita più breve. Siamo tornati indietro di decenni",
A stretto giro la replica, affidata a Daniela Menini, consigliere regionale della Lista Toti e membro della II commissione salute e sicurezza sociale : "Il segretario regionale Natale torna sul problema delle liste d'attesa. Questa volta, sfrutta le parole del procuratore regionale per la Liguria della Corte dei conti Roberto Leoni e come al solito strumentalizza la questione per un mero e mai centrato obiettivo politico di rivalsa, senza mai preoccuparsi di lanciare un'idea, proporre una soluzione o almeno tentare di dare un suggerimento. Coerente, bisogna dargliene atto, alla politica del suo partito che salvo l'apparente indignazione per qualsiasi cosa, persino positiva, non concede".
"Il problema delle liste d'attesa è certo al vaglio dell'amministrazione e non viene mai sottovalutato, anzi indicendo concorsi per medici e infermieri si sta cercando di sopperire alle carenze di organico, nota dolente di tutta Italia e in Europa - scrive la Menini -. Nel frattempo, si impiegano risorse per attivare convenzioni, esternalizzare ove possibile i servizi e ingaggiare medici a gettone che intanto permettono alla Liguria di essere la quinta regione in Italia per qualità nel settore sanitario. Siamo anche un po' stanchi di ripetere sempre le stesse cose. Ma lo si fa per il bene della cittadinanza che merita di sapere che gli unici ad averli abbandonati sono i dem".
"Ma invitiamo i liguri a perdonarli - conclude la Menini -, dopo anni di amministrazione in cui vigeva l'immobilismo e si creavano veri buchi senza motivazioni reali, l'opposizione è ancora più ostica perché prevedrebbe un ulteriore sforzo di affiancamento al "mugugno" di proposte che non avevano da mettere in pratica allora e non hanno da suggerire adesso. La certezza dunque, in campo sanitario come nel resto, è che i tempi cambiano - e fortunatamente anche le amministrazioni - ma la politica dei dem resta sempre la stessa".
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