Liguria, sanità: scontro in consiglio regionale sulle prestazioni ai privati
di Redazione
Pastorino: "Sudditanza della giunta Toti". Menini: "Le prestazioni resteranno gratuite"
Alisa ha recentemente approvato una delibera che assegna oltre 120mila prestazioni di diagnostica per immagini a erogatori privati in tutta la Liguria. Servizi finanziati da Regione Liguria con un investimento di 7,4 milioni di euro.
“E anche oggi prendiamo atto che Toti spinge l’acceleratore sulla sanità privata in Liguria - commenta il Capogruppo di Linea Condivisa in Consiglio Regionale e Vice presidente della Commissione II Salute Gianni Pastorino - La Giunta Toti si riempie la bocca di promesse e dice di voler superare le liste d’attesa ma, nei fatti, per prenotare un esame diagnostico le persone devono aspettare mesi e mesi”.
Alisa ha anche prorogato i contratti esistenti con il privato accreditato per prestazioni sanitarie e socio-sanitarie fino al 31 dicembre riguardanti riabilitazione, prime visite, esami di radiologia, di laboratorio e attività sociosanitarie.
"Non vorremmo che questa fosse solo una tattica per incentivare certe dinamiche: con la scusa che le liste d’attesa sono lunghe si danno soldi ai privati - continua Pastorino - Questi fondi si potevano investire sul sistema sanitario pubblico così da permettere di monitorare e misurare con parametri precisi e dettagliati la funzionalità dell’investimento economico. La sanità pubblica in Liguria, nonostante la Giunta Toti, rimane di primo livello, con una strumentazione e competenze molto elevate. La scelta di Toti e Gratarola non manifesta una preferenza per il sistema privato ma, cosa ancor più grave, una vera e propria sudditanza. Così non sapremo con certezza come avviene il monitoraggio dei risultati conseguiti e la sanità pubblica resta sotto attacco”.
La replica a Daniela Menini, consigliere della lista Toti: "Pastorino comprenda che privato non è sinonimo di 'a pagamento' per i cittadini. - replica la consigliera regionale della Lista Toti Liguria e membro della commissione Sanità Daniela Menini - È tempo di mettere un punto sulla questione liste d'attesa. Sappiamo che l'opposizione non ha altro da dire, ma non è possibile utilizzare la parola 'privato' per spaventare i cittadini: le prestazioni diagnostiche saranno 120mila in più, dato estremamente positivo, e resteranno gratuite, cosa fondamentale. Privato non è sinonimo di 'a pagamento', in questo caso, e bisognerebbe chiamarlo in modo completo: privato convenzionato. Se poi l'opposizione preferisce risparmiare sulla salute delle persone, lo dica".
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