Liguria, trasporti in tilt, Natale e Piccardo (Pd): "Salvini e Scajola si comportano da passacarte, ma sono loro i responsabili"

“Salvini e Scajola si ricordino di essere, uno, il Ministro dei Trasporti e l’altro il suo referente in Liguria. Basta con lo scaricabarile”. È questo il duro attacco lanciato dai consiglieri regionali del Partito Democratico, Katia Piccardo e Davide Natale, sulla gestione del sistema dei trasporti tra Genova e Milano, tra treni in ritardo e cantieri autostradali mal coordinati.  I due esponenti dem puntano il dito contro quella che definiscono una “destra incapace di difendere il diritto alla mobilità dei liguri”, accusando il centrodestra nazionale e regionale di non assumersi alcuna responsabilità sui disagi che affliggono quotidianamente pendolari e automobilisti.

“Il centrodestra conosce solo uno sport: lo scaricabarile – dichiarano la Piccardo e Natale – Nessuna responsabilità del Governo né della Regione sui tempi dei lavori estivi sulla Genova-Milano, nessuna colpa sui treni perennemente in ritardo o sul traffico autostradale bloccato da cantieri e incidenti mal gestiti”.  Nel mirino anche la gestione dei lavori sulla linea ferroviaria: “È troppo comodo dire che decidono solo i tecnici. La verità è che esiste un tavolo regionale di coordinamento e un contratto di servizio che va rispettato e migliorato. La Regione dov’era quando si decidevano i cronoprogrammi? Ha accettato tutto senza fiatare?”

I consiglieri regionali respingono al mittente le critiche dell’assessore ligure Scajola a RFI, sostenendo che proprio la Giunta regionale avrebbe dovuto individuare per tempo le alternative ai disagi. “Le soluzioni dovevano trovarle loro, non limitarsi a lamentarsi a danni ormai fatti”, attaccano.  Infine, un richiamo al ruolo istituzionale dei vertici politici coinvolti: “Il Governo e la Regione devono programmare, risolvere, individuare soluzioni e risarcire cittadini e imprese. Salvini e Scajola la smettano di fingere di essere semplici passacarte: sono loro i primi responsabili di una mobilità che oggi in Liguria è al collasso”.

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