Liguria, un anno dopo la mareggiata: i giorni del disastro
di Matteo Politanò
Il 29 e 30 ottobre 2018 la regione fu devastata da un evento eccezionale: onde di 10 metri e vento a 180 km/h
Il 29 e 30 ottobre verrà tristemente ricordato dai liguri come il periodo della devastante mareggiata 2018. A pochi mesi dal disastro di ponte Morandi, da ponente a levante, la Liguria si ritrova a gestire un'altra emergenza. Le piogge incessanti devastano Genova da Voltri a Nervi, dove cedono diversi tratti della passeggiata Anita Garibaldi. Il borgo di Boccadasse viene distrutto così come le spiagge e diversi edifici sul mare a Sturla e Pegli.
Le onde fanno paura, arrivano fino ad un massimo di 10 metri e si abbattono sulle coste. A Savona, dove le spiagge sono acciotolate, i risultati sono devastanti. Alla fine della mareggiata si conteranno 100 stabilimenti balneari completamente distrutti e 400 fortemente danneggiati. Complice della devastazione furono le forti raffiche di vento arrivate a 120 km/h nel levante e addirittura a 180 km/h nel ponente.
La mareggiata distrugge anche i porti, Santa Margherita e Rapallo vedono cadere le dighe foranee. A Portofino crolla la strada provinciale 227 che collega a Paraggi, si interrompe la fornitura elettrica e di gas. Secondo la Camera di Commercio di Genova la mareggiata ha provocato oltre 100 milioni di euro di danni solo nella zona del capoluogo. Alla fine della due giorni di paura si conterà un'unica vittima, una donna di 88 anni di Albisola Superiore (Savona), colpita da un tetto scoperchiato.
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