Meccanico morto a Lavagna, un falso negativo o un caso di malasanità?

Un meccanico di 41 anni affetto da un serie di patologie e negativo per due volte al tampone, prima all'ospedale Covid19 di Sestri Levante, poi a Lavagna, viene
dimesso il 17 aprile ma il 18 torna in ospedale e tre giorni dopo muore e stavolta risulta positivo al Covid19.

Ruota intorno al questa apparente inspiegabile contraddizione il caso aperto  dalla morte di Luciano Nobile, pugliese da decenni abitante a Chiavari, che ha costretto la Asl4 chiavarese a chiudere il reparto di medicina dove l'uomo era ricoverato e dove, pur essendo teoricamente Covid free, è successo un fatto gravissimo: sono stati trovati 12
persone positive, fra cui il meccanico deceduto, in tutto otto pazienti e pure quattro dipendenti dell'ospedale.

Il reparto, chiuso e sanificato, e stato riaperto in neanche 24 ore.
Ma le polemiche restano e hanno investito i sanitari.

Il direttore generale della Asl4 Bruna Rebagliati dopo avere detto che il paziente è morto per causa naturali ha aggiunto a Telenord che è impossibile allo stato attuale stabilire quando è diventato positivo e chi lo ha contagiato. "I pazienti del reparto di Medicina di Lavagna erano tutti asintomatici; la settimana scorsa avevamo fatto i tamponi a tutti ed erano tutti negativi”. Come a lasciare intendere, anche se non lo ha mai detto in modo esplicito, che il virus potrebbe essere entrato nel reparto proprio dal meccanico.

La moglie della vittima, Daniela Montemurro, distrutta dal dolore, non ha più voce e
punta il dito contro l'ospedale: "L'hanno dimesso troppo presto e poi quando è tornato in ospedale si è infettato".

La Rebagliati invece dice: "E' stata proprio la moglie e chiedere che venisse dimesso per non sottostare a tutte le restrizioni che sono in vigore oggi negli ospedali per i familiari dei ricoverati".

Sulla vicenda non sarà aperta nessuna inchiesta: la procura ha dato il benestare per il funerale e una simbolica funzione con benedizione della salma del meccanico è stata impartita stamane davanti alla chiesa San Giacomo Rupinaro.