"Mi spezzo ma non mi piego", la resistenza del Tigullio dopo la mareggiata in una targa
di Pietro Roth
La cerimonia di scopertura con i sindaci di Santa Margherita, Rapallo e Portofino
Frangar, non flectar. Mi spezzerò, ma non mi piegherò. Sono queste le parole che compaiono sulla targa inaugurata lungo la strada che collega Santa Margherita Ligure e Portofino per ricordare la devastante mareggiata del 29 e 30 ottobre 2018 e il grande impegno per la ricostruzione e il ritorno alla normalità del Golfo del Tigullio.
L'iniziativa, proposta dal consigliere regionale Augusto Sartori (FdI), di Santa Margherita Ligure, ha avuto il patrocinio di Regione e Città Metropolitana. Alla cerimonia, tra gli altri, è intervenuto il governatore Giovanni Toti. "Oggi celebriamo gli uomini e le donne che con il loro impegno e il loro lavoro hanno saputo restituire la bellezza di questo territorio dopo la devastante mareggiata che ha colpito la Liguria. E celebriamo il nostro sistema di Protezione Civile e la sua prontezza che in un evento devastante ha evitato vittime" ha detto Toti. La targa recita il motto latino frangar non flectar, mi piego ma non mi spezzo. Alla cerimonia erano presenti anche gli assessori regionali Giampedrone e Cavo, i sindaci di Santa Margherita Ligure, Portofino e Rapallo. "In meno di un anno - ha aggiunto Toti - volontari e chi ha lavorato qui hanno saputo recuperare infrastrutture che, come la strada di Portofino, erano distrutte, recuperare uno dei fondali più suggestivi del nostro mare, come quello di fronte a Rapallo, restituendo questo golfo alla sua bellezza".
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