Morte Papa Francesco, Bucci: "Era legato alla Liguria, è stato un riferimento non solo per i fedeli ma per tutto il mondo"

di steris

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In serata alle 19 campane dell'arcidiocesi a lutto, per disposizione del vicario generale monsignor Doldi

Morte Papa Francesco, Bucci: "Era legato alla Liguria, è stato un riferimento non solo per i fedeli ma per tutto il mondo"

La morte di Papa Francesco ha destato profondo cordoglio in tutto il mondo e anche nella società civile genovese. Il vicario generale dell'Arcidiocesi, monsignor Marco Doldi, ha disposto che alle 19 le campane suonino a lutto in tutto il territorio. L'arcivescovo Marco Tasca ha appreso la notizia all'estero, dove si trova per un viaggio programmato da tempo.

"Con la scomparsa di Papa Francesco il mondo perde una guida spirituale di straordinaria umanità. Per 12 anni è stato un riferimento non solo per i fedeli, ma per l’intera comunità, testimoniando con umiltà e coraggio i valori del cristianesimo che sono fondativi della nostra cultura occidentale.
Il Santo Padre ha sempre mantenuto un profondo legame con la Liguria, terra delle sue radici materne: nel 2017 fu accolto a Genova per una visita pastorale all’insegna della vicinanza ai fedeli e ai giovani. Nel marzo 2021, come sindaco di Genova, ho avuto l’onore di partecipare insieme alla squadra di pallanuoto dello Sporting Club Quinto a un’udienza privata con il Pontefice, e nel 2023 ho portato in dono al Santo Padre la bandiera di The Ocean Race. Nel febbraio 2024, il Papa ha inoltre ricevuto in Vaticano i vescovi liguri, cementando ulteriormente il legame con il nostro territorio.
La sua eredità di speranza e attenzione ai più fragili resterà viva e sarà fonte di ispirazione. Ci stringiamo alla Chiesa e ai fedeli nel ricordo di un Pontefice che ha parlato al mondo con il cuore". Così il presidente della Regione Liguria Marco Bucci, a nome della Giunta regionale e di tutta la Liguria, in ricordo del Pontefice.

Pietro Piciocchi, sindaco di Genova facente funzioni, dichiara: "Questa mattina abbiamo colto con immensa tristezza la notizia della morte del Santo Padre Francesco.  Come vice Sindaco reggente del Comune di Genova, riconoscente e memore della sua visita nella nostra Città, ci uniamo al dolore del mondo e ne ricorderemo sempre i suoi straordinari gesti a favore degli ultimi e il coraggio nell'affrontare i potenti della terra. Ricordo quando il 14 dicembre dello scorso anno ebbi l'onore di incontrarlo insieme alla delegazione genovese dell'associazione italiana contro le leucemie: "la logica del dono" - ci disse Papa Francesco - "è il principale antidoto alla cultura dello scarto". E ancora: "anche quando tutto sembra perduto è possibile sperare. Ma ci vuole qualcuno che porti un po' di luce, una fiamma di speranza, con l'amicizia, la vicinanza e l'ascolto". Grazie Santo Padre per la sua testimonianza e per quanto ha donato a tutti noi. Il nostro mondo ha bisogno di ritrovare la pace e, guardando al suo esempio, vogliamo anche noi costruire una Città più solida e fondata sull'amore. Desidero infine esprimere particolare affetto e vicinanza alla diocesi di Genova e a tutta la comunità cristiana della nostra Città e, come credente, unirmi alla comune preghiera che sale al cielo".

Silvia Salis, candidata del centrosinistra alla carica di sindaco, dichiara: "Ora rimangono le sue parole, la strada tracciata nel suo pontificato, l'attenzione agli ultimi del mondo, il ricordo di una guida che non ha giudicato, ma anche nel mezzo del frastuono universale, ha ascoltato.  Addio Francesco".

Edoardo Rixi, deputato e viceministro al Mit, commenta: "In questo momento di immenso dolore, mi unisco idealmente alle preghiere di quanti hanno amato e stimato Papa Francesco. La sua figura resterà per sempre un faro di speranza e solidarietà: le sue parole - rivolte specialmente ai più poveri e agli esclusi - continueranno a guidarci nel cammino verso una società più giusta e fraterna."

Ilaria Cavo, parlamentare di NM e candidata a vicesindaco di Genova per il centrodestra, commenta: "Una giornata di dolore, tristezza ma soprattutto di preghiera e di ricordi, collettivi e personali. Gli incontri avuti con Papa Francesco in questi anni hanno sempre lasciato il segno e un messaggio per la vita e per tutti. Il primo, emozionante, risale al 2019, all'uscita di Santa Marta, in occasione della visita de ‘I campioni del cuore’, una squadra di amministratori e sacerdoti liguri nata nel Tigullio con finalità benefiche. Era stata l'occasione, per il Santo Padre, per soffermarsi sui valori dello sport, uno sport che deve essere per tutti, deve essere squadra e sempre più inclusivo. Oppure il più recente incontro ristretto con i parlamentari, sul sagrato di San Pietro, in cui ha elogiato il valore della fortezza del buon cristiano e ci ha esortato ad avere coraggio, passando per l'indimenticabile visita nella nostra Genova, con l'immagine dell'abbraccio ai lavoratori nella sede dell'ex Ilva, il messaggio agli imprenditori, poi ai giovani al Santuario della Guardia in cui li ha esortati a non essere i turisti della vita, a non essere superficiali fotografando tutto senza guardale nulla. Quanto avevano colpito quelle parole prima del grande abbraccio di tutti i fedeli a piazzale Kennedy. Oggi più che mai, anche per noi liguri che condividiamo i valori e in parte le origini del Santo Padre, mi auguro possa esser ancora più forte il suo esempio di semplicità, il suo appello per un futuro solido per i nostri giovani, il suo insegnamento a non lasciare indietro nessuno".

Andrea Orlando, esponente Pd, ex guardasigilli, commenta: "Nel 2014 Papa Francesco mi chiese di organizzare il Giubileo dei detenuti che si tenne l’anno successivo a San Pietro. È stato davvero un privilegio conoscerlo e collaborare alla realizzazione di  un suo progetto, che peraltro conteneva gran parte dell’ispirazione del suo papato: il senso dell’agire dedicato a chi è relegato ai margini da un’economia che crea ingiustizie, dalla società che presidia il privilegio, dalla politica al servizio delle oligarchie. Dalla guerra contro la quale ha speso le sue ultime forze. Adesso abbassiamo il capo sicuri che i prossimi giorni renderanno chiara la sua grandezza. Lascia un mondo in tumulto che non avrà più il conforto della sua azione ma nel quale si staglierà la forza della sua eredità politica e religiosa".

Claudio Scajola, sindaco di Imperia ed ex ministro, commenta: Negli ultimi anni Papa Francesco è stato forse l’unico autentico grande leader sulla scena mondiale, capace di indicare con straordinaria chiarezza e umanità la direzione da seguire. In un mondo attraversato da confusione e tensioni drammatiche, l’assenza della sua voce sarà una perdita enorme, che si aggiunge al dolore profondo per la sua scomparsa. È stato un Papa che ha aperto con amore le porte della Chiesa, riportando al centro gli ultimi, i dimenticati, il perdono. Il suo semplice e disarmante “Chi sono io per giudicare?” è stato un gesto capace di scardinare una società sempre più rapida nel condannare e sempre più lenta nel comprendere. Con il suo stile unico — un po’ argentino, un po’ piemontese — ha saputo farci riflettere, ma anche sorridere, ricordandoci che siamo custodi di questa terra e che abbiamo il dovere di prendercene cura con spirito di fraternità, senza cedere all’indifferenza dilagante. La sua assenza si farà sentire. Ci mancherà profondamente".

Scrive l'on Matteo Rosso, coordinatore regionale Fratelli d'Italia  - "Con la scomparsa di Papa Francesco, il mondo perde una guida spirituale che ha saputo incarnare con umiltà il messaggio più profondo del Vangelo. In Lui abbiamo riconosciuto un pastore vicino agli ultimi, sempre radicato nella Tradizione viva della Chiesa. Ha attraversato anni difficili con lo stile sobrio e autentico di chi vive la fede come servizio. Le sue parole, semplici ma intense, hanno toccato il cuore di milioni di fedeli, riportando al centro l’essenziale: Cristo e la preghiera. Fratelli d’Italia Liguria si unisce con rispetto e gratitudine alla preghiera della comunità cristiana, custodendo l’eredità spirituale di un Papa che ha saputo essere padre, testimone e pellegrino fra gli uomini."

Katia Piccardo, consigliere regionale Pd, commenta: "Un vero profeta di vicinanza tra i Popoli e di solidarietà. Tra le tante missioni di sincera umanità, lo ricordiamo inginocchiato a Lampedusa, commosso nelle favelas, impegnato nel restituire dignità a chi era condannato all'oblio. La pace, come unico vero obiettivo in questo martoriato mondo, perde oggi uno dei suoi messaggeri più credibili ed instancabili. Lo perdiamo tutti noi. Grazie, Francesco".
 
Simone D'Angelo, segretario Pd, scrive: "Ci lascia un uomo che ha saputo attraversare le frontiere del mondo parlando di giustizia, di umanità e di dignità, in un tempo segnato da guerre, rabbia ed egoismo. Papa Francesco - nelle naturali contraddizioni di una guida spirituale che diventa argine morale dei nostri tempi - ha rappresentato un riferimento per chi non vuole rassegnarsi all'indifferenza. Oggi il mondo perde una voce di speranza. Una voce costante nel richiamare la responsabilità collettiva e la solidarietà. Una voce di pace".
 
Armando Biasi, consigliere regionale Lega, commenta:  "Papa Francesco è tornato alla Casa del Padre. In questo triste momento di lutto per tutti sono particolarmente vicino alla Chiesa, ai fedeli del mio territorio e al vescovo di Ventimiglia-San Remo Antonio Suetta. Papa Francesco ci lascia un'eredità di fede, umiltà e speranza. Una preghiera per lui".
 
Fabio Ceraudo (M5S), candidato presidente Municipio Medio Ponente, scrive: "È andato via un gigante del nostro tempo, spesso inascoltato dai tanti nani che governano questo povero mondo. Addio Francesco, porterò nel cuore il ricordo della tua visita nello stabilimento Ilva per portare il tuo messaggio di speranza a noi lavoratori in uno dei tanti momenti difficili. Oggi ti piangeranno i tanti cristiani, veri, e anche chi cristiano non è, ma sapeva riconoscere nelle tue parole il vero messaggio di amore universale. Riposa in pace".

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