L'iniziativa #mutandebianche, l'esempio del centro storico
di Giulia Cassini
L'appello di tanti pubblici esercizi che sono allo stremo, tra cui il video de La Mandragola e Zaccaria
Video momentaneamente non disponibile.
Mutande bianche dentro le casse vuote degli esercizi commerciali, alla porta d'ingresso e appese dentro ai locali. Molti sono allo stremo moralmente ed economicamente e hanno deciso di sbandierare il proprio disagio per fare opinione e per dire che, "allo stato delle regole attuali i pubblici esercizi sono in mutande".
“Dopo i gilet gialli arrivano le mutande bianche” hanno scritto gli amministratori dei gruppi creatisi in tutte le regioni, Genova compresa. C'è anche chi ha annunciato la chiusura dell'attività, come "A Rumenta" sulla sua pagina Facebook, dove dichiara:"Non abbiamo più le forze per continuare, sostenere spese che non porterebbero nemmeno a garantirci i costi, ci abbiamo meditato per più di 50 giorni".
Tanti cercano di salvare la propria attività, ma sicuramente, nonostante le misure istituzionali di supporto, la situazione è molto critica, difficile da sostenere. Nel video si vedono i gestori del ristorante La Mandragola e del locale Zaccaria nel cuore del centro storico. "Si continua -afferma Annalisa Vio-anche con le attività di promozione culturale tra cui la rassegna Vicopiano online, e i caffè filosofici" (Grazie all'associazione Polimnia, Taverna Zaccaria e La Mandragola): il 29 aprile con "Il Canto carnatico", il 6 maggio con "Il massaggio del bambino. Dall'India all'AIMI", il 20 maggio "Giochi, materiali, luoghi per bambini" e il 13 con "Neuroeducazione". Informazioni al numero 0104037966.
Poi Annalisa Vio spiega: "L'iniziativa mutande bianche proposta dal gruppo Rinascita Pubblici Esercizi è il mezzo con cui vogliamo rivendicare una serie di necessari interventi dallo Stato per far ripartire il settore. Ad oggi le misure adottate non risultano significative, dai 600 euro che non abbiamo ancora ricevuto al finanziamento di liquidità che passando attraverso la burocrazia delle banche o non arriva o si imbriglia addirittura in coperture di fondi dei conti dei pubblici esercizi. Quindi è stato redatto questo documento in 10 punti serio, condiviso, attraverso l'organizzazione e l'unione dei ristoratori, dei pubblici esercizi, di albergatori, di bar a livello Italiano per far sentire tutte le voci e per poter ripartire non costringendoci a una situazione appunto come l'iniziativa mutande bianche vuole ricordare. Ci auguriamo che nel prossimo decreto si facciano misure e interventi capaci di far ripartire il settore".
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