Natale a casa Bucci: "Sconfiggeremo il Covid e Genova diventerà una città internazionale"
di Anna Li Vigni
L'albero, il presepe e le tradizioni natalizie del primo cittadino che svela anche inaspettate ottime doti canore. "Quel fortino ricevuto a dieci anni non mi fece dormire per un pò'"
Il sindaco di Genova Marco Bucci ha aperto la porta della sua abitazione in esclusiva per Telenord.
Sindaco, parliamo dell’albero di Natale: chi lo ha decorato?
"Quest'anno è un po’ piccolo perché in genere lo facciamo molto più grosso. Questo è il primo anno in cui non abbiamo più figli in casa per cui ha dovuto farlo mia moglie che, come sapete, è impegnata in un negozio e io non ho molto tempo quindi l'abbiamo fatto più piccolo. Non dimentichiamo che qui vicino a me c’è il presepe. Noi siamo molto affezionati al presepe, abbiamo sempre fatto presepe anche quando eravamo in America. Sia l'albero che il presepe sono due segni importanti che dovrebbero essere in qualunque casa".
Sotto questo albero di Natale che cosa vorrebbe trovare?
"Per adesso non troviamo quasi niente. In genere abbiamo l’abitudine di avere tantissimi regali e tutti i membri della famiglia li apriamo tutti quanti il 24 sera in cui facciamo anche una cena: uesta è la nostra tradizione di famiglia che viene soprattutto dalla famiglia di mia madre che è emiliana, di Modena. Si tratta di una tradizione dove, tra l’altro, si mangia pesce".
Qual è il regalo che è passato alla storia che ha ricevuto?
"Mi ricorderò sempre quando per la prima volta, a 10 anni, ho avuto un plastico di un fortino. Avevo praticamente 150 personaggi diversi, tutti fatti con i Lego. Per me è stata una delle cose più belle, non ci ho dormito di notte".
Qual è il regalo che vorrebbe ricevere dai genovesi?
"Vorrei ricevere la conferma che la fiducia nel futuro c'è, che tutti quanti si rimboccano le maniche e che lavoriamo tutti per lo stesso obiettivo. Vorrei vedere Genova come una grande città internazionale e ce la possiamo fare e ce la faremo".
Lei in tutti questi anni di regali ne ha fatti alla città: quest'anno addirittura abbiamo una città che è capitale europea del Natale con tante luci. Questo è un grande regalo che lei ha fatto ai genovesi.
"Non lo definirei un regalo, fa parte del nostro lavoro. Noi siamo qui per fare queste cose. Sarebbe un problema se non le facessi".
Che cosa accadrà a casa Bucci il giorno di Natale?
"Alla sera faremo il cenone con i regali, poi andremo alla messa di mezzanotte. Il giorno dopo mia moglie sarà in negozio mentre io dovrò rispondere a qualche e-mail poi a mezzogiorno andrò all'Annunziata per il pranzo di Sant'Egidio. Verso l'una e mezza andrò a pranzo da mia madre e mio padre".
Che cos’è il Natale per Lei?
"Come sindaco è una grande festa di pace e serenità per tutti e un'occasione per rivedere i risultati dell’anno. Personalmente è anche una festa religiosa a cui credo molto ed è anche un’occasione per tutti per diventare un pochino migliori. Non è solo un discorso religioso ma anche etico. Natale è un’occasione per tutti per rimettersi in pace la coscienza e cercare di essere migliori, di fare un miglior servizio per tutti quelli che ci stanno vicino".
Un augurio ai genovesi...
"Facciamo gli auguri di buon Natale e di buon anno a tutti i cittadini genovesi e che sia un anno di grande successo e un anno migliore rispetto a quello che abbiamo avuto. Riusciremo a sconfiggere il covid e soprattutto faremo in modo che la nostra città diventi una grande città internazionale. Questo è l’augurio per tutti e sono certo che ce la faremo".
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