Papa Francesco: nuova crisi respiratoria, attivata ventilazione meccanica

di Stefano Rissetto

1 min, 57 sec

Il bollettino diffuso dalla Santa Sede riferisce di un quadro pneumologico peggiorato, ora ci vorranno 24-48 ore per valutare le condizioni cliniche

Papa Francesco: nuova crisi respiratoria, attivata ventilazione meccanica

Nuove preoccupazioni per Papa Francesco, 88 anni, alla seconda settimana di ricovero al Gemelli. "Il Santo Padre nel primo pomeriggio di oggi, dopo una mattinata trascorsa alternando la fisioterapia respiratoria alla preghiera in cappella, ha presentato una crisi isolata di broncospasmo che ha, tuttavia, determinato un episodio di vomito con inalazione e repentino peggioramento del quadro respiratorio. Il Santo Padre è stato prontamente broncoaspirato ed ha iniziato la ventilazione meccanica non invasiva, con una buona risposta sugli scambi gassosi. Il Santo Padre è sempre rimasto vigile e orientato, collaborando alle manovre terapeutiche". Così il bollettino della Sala Stampa della Santa Sede diffuso nella serata di oggi, 28 febbraio, con la conclusione: "La prognosi permane pertanto ancora riservata. In mattinata ha ricevuto l'Eucarestia".

Adesso ci vorranno 24-48 ore per valutare le condizioni cliniche del Papa dopo questa crisi isolata di broncospasmo. Secondo quanto si apprende, grazie alla ventilazione meccanica non invasiva i valori di scambio gassoso sono tornati ad essere come quelli precedenti alla crisi. Secondo i medici, non è stato necessario procedere all'intubazione.

Diagnosi - Il broncospasmo è un restringimento improvviso delle vie aeree, che ostacola il flusso di aria verso i polmoni, causando difficoltà respiratorie immediate. Si verifica quando i muscoli lisci che circondano i bronchi si contraggono in modo eccessivo e anomalo, riducendo il calibro delle vie respiratorie. Questo provoca sintomi come respiro sibilante, rantolo, tosse secca o produttiva, dispnea e una sensazione di costrizione toracica. Generalmente, una crisi di broncospasmo si risolve rapidamente, anche grazie all'uso di broncodilatatori. In caso di aspirazione accidentale, come nel caso del Papa, si ricorre alla broncoaspirazione.

Cause - Le principali cause scatenanti del broncospasmo sono le malattie infiammatorie, come l'asma (di cui il Papa soffre), la bronchite e la polmonite. Quando la saturazione dell'ossigeno nel sangue diminuisce drasticamente, come accaduto al Papa nel pomeriggio, l'uso di ossigeno tramite cannule nasali non è più sufficiente. I medici che seguono il Pontefice hanno utilizzato una "ventilazione meccanica non invasiva a pressione positiva", un trattamento che sostituisce il paziente nei vari stadi del processo respiratorio. Questo può avvenire tramite maschera nasale, facciale, total-face o attraverso un casco, a seconda delle necessità e della tollerabilità. Un possibile rischio per il Papa potrebbe essere l'insorgenza di una nuova infezione polmonare, una polmonite, oppure un peggioramento della funzione respiratoria a causa dell'inalazione di residui alimentari.

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