Peste suina, Ferrari: "Anticoncezionale usato per i canguri potrebbe essere una soluzione"

di Riccardo Testa

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Secondo il direttore dell'Istituto zooprofilattico sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, usare il farmaco sui cinghiali è una via incruenta al depopolamento

Peste suina, Ferrari: "Anticoncezionale usato per i canguri potrebbe essere una soluzione"

"L'anticoncezionale usato per i canguri in Australia potrebbe essere una buona soluzione per affrontare il problema della peste suina in Italia attraverso un depopolamento dei cinghiali incruento, sarebbe una soluzione a livello nazionale". Così il direttore generale dell'Istituto zooprofilattico sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle D'Aosta ed ex commissario straordinario per la prevenzione e il contenimento della Peste suina africana, Angelo Ferrari, commenta il bando del ministero della Salute a margine di un incontro a Genova. Il quale ha recentemente commissionatouno studio sul vaccino immunocontracettivo 'GonaCon', usato in Australia per il controllo della popolazione di marsupiali, ai ricercatori dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e dell'Istituto zooprofilattico del Mezzogiorno.

"I vaccini anti-peste suina non stanno funzionando granché, i test rapidi sulla positività dei cinghiali al virus hanno ancora un margine di errore elevato, quindi il vaccino anticoncezionale potrebbe essere la strada giusta e incruenta da seguire per ottenere un depopolamento dei cinghiali a livello nazionale", sostiene Ferrari. Il depopolamento ridurrebbe la diffusione del contagio del virus della peste suina.

Ferrari spiega che "il vaccino andrebbe somministrato per bocca e messo nel foraggio" perciò l'Istituto zooprofilattico sta testando reti circolari, non più gabbie singole, in grado di intrappolare momentaneamente intere famiglie di cinghiali.

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