Centro storico, Mauro Martini: "L'arte del riciclo nasce a Genova"
di Anna Li Vigni
Secondo l'artista genovese: "Non si butta via niente". Ha smontato più di 500 computer e utilizzato tutti i componenti per le sue creazioni
Dalla sabbia per la lettiera del gatto alle tastiere dei computer. I pacchetti delle sigarette, i compact disk e I manifesti strappati, sono tutti materiali da usare per creare. "Ogni cosa, se la sai osservare, diventa un'opera d'arte", spiega Mauro Martini, artista che abbiamo incontrato nella sua bottega di Piazzetta Tavarone nel centro storico genovese.
"Aprire un vecchio computer è stata una sorpresa fantastica. Ho smontato più di 500 computer", spiega Martini. Dal gufo al Samurai realizzati con i CD. E poi, per la serie "non si butta via niente", ha reso statuine dei tubetti di colore finiti. Per Natale preparerà nello stesso modo quelle per il presepe.
Mauro Martini ha appeso cornici e creazioni su tutti i muri di Vico Serra. "La regola è attirare l'attenzione dei visitatori per indurli poi ad entrare a vedere le mie opere nel laboratorio a cui si accede da Piazzetta Tavarone. Non sono un artista monotematico. Sono eclettico e quindi non faccio sempre le stesse cose. Mi piace sperimentare. L'arte è un fatto soggettivo", racconta Mauro Martini circondato e sommerso dalle sue invenzioni artistiche che nascono tutte da materiali e oggetti da riciclare.
E qui a Genova sia i poveri che i ricchi riciclano. Ecco perchè l'artista sostiene che il riciclo è nato a Genova.
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