Miss Marple, la prima volta a teatro con Maria Amelia Monti
di Giulia Cassini
Straordinaria interpretazione dell'attrice, gradimento per tutto il cast
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Prima da capogiro per interpretazioni eccellenti e per entusiasmo del pubblico al Politeama genovese il 3 marzo con "Miss Marple, Giochi di Prestigio". Protagonista briosa e convincente in ogni minimo dettaglio Maria Amelia Monti nei panni della più famosa detective di Agatha Christie. Una vera rivincita in rosa sull'altro grande investigatore, Hercule Poirot, decisamente più inflazionato al cinema. E si badi, non è cinematografica, non prende a prestito dai lavori precedenti questa originale Miss Marple che sale per la prima volta sul palcoscenico in Italia con direzione di Pierpaolo Sepe e con un gruppo affiatato di attori.
Ne scaturisce una piéce contemporanea con scene lugubri e fredde come il ferro che fa da quinta o specchi imbruniti delle coscienze, scosse da malumori familiari e generazionali in un mondo che cambia velocemente. E' il contrasto tra antico e moderno, tra un linguaggio cesellato e l'immediatezza dell'intelligenza emotiva dei personaggi che, in diversi casi, si perdono nel tentativo di cercare il centro dell'esistenza. Navigano a vista tra amore e paure fino alla scossa del brivido, con ben due omicidi. Nell'attesa che la polizia arrivi, toccherà a Miss Marple capire quello che è successo, calando l'asso a sopresa, proprio come in un gioco di prestigio.
"Ci sono emozioni forti, ma su tutto tanto divertimento. E' il segreto del successo di Agatha Christie -dice Maria Amelia Monti- del suo modo di attirare adulti e giovanissimi. Io su questo palco sono invecchiata, con una bella parrucca bianca, un sedere finto e prominente, gli occhiali, mi piace bere di tanto in tanto, passo da avere un uovo in mano che ripongo anche nelle calze per non romperlo a non riuscire a fare la maglia".. Sorride e porta la sua verve in scena con naturalezza. "Abbiamo operato degli adattamenti -continua l'attrice- perché il suo profilo non è ben definito, come quello di Poirot, leggendo i dodici racconti di Agatha Christie, ogni tanto è grassa in altri testi è magra, si veste in un modo o nell'altro, sicuramente le nostre scelte sono funzionali allo spettacolo".
E', in estrema sintesi, il racconto di una criminologa ante litteram, in un contesto profondamente inglese, tra inesplicabili casi in una rappresentazione che travalica i generi per far trionfare il giallo sui confini tra verità e finzione, tra apparenza e psicologia. "I testi di Agatha Christie non sono una novità per Edoardo Erba, traduttore italiano dei suoi testi teatrali e autore del nostro adattamento -dice Pierpaolo Sepe- ma è stato solo con l'apporto di un'attrice del calibro di Maria Amelia Monti che è stato possibile immaginarsi di portare per la prima volta sul palcoscenico la sua detective più famosa, Miss Marple, per l'appunto. Questa Marple assomiglia molto di più a quella dei primi romanzi della Christie; più dispettosa, rustica e imprevedibile, ma sempre dotata di quella logica affilata che le permette di arrivare al cuore delle vicende. Le scene, le luci, i costumi e le musiche, concorrono a costruire un thriller cupo e carico di tensione, continuamente alleggerito dall'intelligente e irresistibile ironia di Maria Amelia Monti. Bisogna veramente essere dei grandi prestigiatori per raccontare i Gialli, e dove, se non a teatro- il luogo della dissimulazione per eccellenza - può riuscire il trucco più rischioso di tutti"?
A giudicare dai lunghi applausi a tutto il cast sì(Alberto Giusta, Sabrina Scuccimarra, Sebastiano Bottari, Marco Celli, Giulia De Luca, Stefano Guerrieri, Stefania Ugomari Di Blas). La replica il 4 marzo alle 21 al Politeama genovese, informazioni e prevendita al numero 0108393589. Foto courtesy allegata Lanzetta-Capasso.
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