Ponte Genova, terminata la soletta sull'impalcato. Adesso manca solo l’asfalto
di Redazione
Il viadotto ha preso totalmente forma, sulla soletta verrà costruita ora la strada vera e propria. Il timelapse
Tecnici e operai impegnati quotidianamente senza sosta hanno permesso di finire oggi la posa della soletta del nuovo Ponte di Genova, costruito da Webuild (Salini Impregilo) e Fincantieri, concludendo una fase fondamentale per il completamento dell’opera previsto all’inizio dell’estate.
I lavori per i getti, un fiume di 8mila metri cubi di calcestruzzo che si è legato a 2mila tonnellate di acciaio di armatura, si sono susseguiti in due settimane di condizioni meteo non sempre favorevoli. Le operazioni delle squadre dell’impianto di betonaggio, degli autisti delle betoniere, dei pompisti, del personale di posa, dei tecnici di cantiere e di laboratorio si sono intrecciate con il resto dei lavori in corso per la vestizione del ponte smart. Sulla soletta verrà costruita ora la strada vera e propria, con tutte le opere accessorie: montaggio del guardrail, canaline tecnologiche, canaline di drenaggio, impermeabilizzazioni, protezioni di sicurezza, illuminazione, pannelli fotovoltaici, oltre alla robotica che permetterà il monitoraggio costante del ponte. Saranno poi installati i 18 pennoni alti 28 metri in asse al viadotto. Attività di vestizione con cui il nuovo ponte sarà disponibile per il collaudo statico, per cui la strada verrà caricata con automezzi pieni di materiali pesanti per le ultime verifiche.
Ma i lavori proseguiranno anche dopo l’apertura al traffico per smobilitare le aree di cantiere sotto l’opera, mettendo fine ad un viaggio nella costruzione del Ponte che, grazie ad un grande lavoro di squadra anche con le istituzioni e con la catena dei fornitori, ha visto le circa 1000 persone impegnate nel cantiere vincere la sfida contro il tempo, contro il clima di una città di mare, contro le difficoltà tecniche e contro una pandemia mai conosciuta a livello globale. Il cantiere del Ponte è stato infatti una delle prime realtà produttive in Italia ad avere un protocollo anti contagio legato al COVID-19 grazie ad un confronto continuo con le autorità e con le parti sociali. Un impegno per la sicurezza sul lavoro che ha permesso di investire ogni singolo giorno dell’ultimo anno nella realizzazione di un’opera simbolica e strategica per la mobilità di un’area portuale tra le più importanti in Europa.
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