Ponte Morandi, Cafiero de Raho: "La mafia trova porte spalancate nelle emergenze"
di Redazione
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Il procuratore nazionale antimafia a Genova per il progetto "Università per la Legalità"
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L’eredità di Giovanni Falcone nell’Aula Magna dell’Università di Genova, davanti ad una platea di giovani e autorità, per affrontare i temi della Convenzione di Palermo, il protocollo di lotta alla criminalità organizzata e ai traffici ad essa legati, varato proprio nel capoluogo siciliano nel 2000 ed oggi sottoscritto da quasi 200 paesi in tutto il mondo.
All’incontro, occasione per promuovere la lotta per la legalità soprattutto fra i più giovani, sono intervenuti Valeria Fazio, procuratore generale della Corte d’Appello di Genova, Marco Pelissero, docente di diritto penale dell’Università di Torino, e il procuratore Nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho che, ai nostri microfoni, ha anche parlato del rischio che la ricostruzione di Ponte Morandi possa essere oggetto di infiltrazioni mafiose: "Ogni grande opera è un'occasione attraverso la quale le organizzazioni mafiose penetrano l'economia - ha detto - Camorra, Mafia e N'drangheta trovano poi porte spalancate laddove trovano l'emergenza".
Combattere la mafia significa anche tramandare la memoria di chi ha dato la propria vita per questa missione. E a portare la propria testimonianza di lotta quotidiana alla criminalità organizzata, anche Maria Falcone, sorella del giudice ucciso dalla mafia nella strage di Capaci del 23 maggio 1992.
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