Ponte Morandi, Castellucci era a conoscenza delle manutenzioni inadeguate
di Redazione
Per i timori della revoca, già ad agosto 2018 Castellucci scambia una serie di messaggi WhatsApp con il direttore dell'ufficio legale di Aspi
Giovanni Castellucci, ex ad di Autostrade e Atlantia, "nonostante la consapevolezza delle responsabilità per assoluta inadeguatezza delle manutenzioni (del Morandi, ndr.), con evidente violazione della convenzione di concessione e, quindi, della sua potenziale decadenza cerca accordi 'di scambio' ad altissimo livello per evitare la revoca". Lo scrivono i giudici del Riesame nelle motivazioni con cui hanno revocato gli arresti domiciliari all'ex super dirigente applicandogli una interdittiva per un anno.
E proprio per i timori della revoca, già ad agosto 2018 Castellucci scambia una serie di messaggi WhatsApp con il direttore dell'ufficio legale di Aspi. "Il perseguimento degli interessi del gruppo (sempre ovviamente avendo di mira anche i propri personali conseguenti compensi) - scrivono i giudici - avviene con 'manovre' coinvolgenti anche i massimi vertici politici".
La mancata revoca della concessione "permetteva a ciascuno di mantenere le proprie posizioni, con concreta opportunità di Castellucci di proseguire nella propria linea di assecondamento delle mancate manutenzioni e degli inadeguati investimenti, presentando poi come eccezionali e isolate le concrete conseguenze, in modo da non dovere provvedere a interventi seriali di risanamento".
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