Ponte Morandi, i giudici ai pm: richieste di condanna entro l’estate e la difesa protesta
di E.L.M
Il tribunale di Genova punta a concludere la requisitoria nei prossimi mesi, tra le perplessità delle difese e il rischio prescrizione

Indicazioni dei giudici – Paolo Lepri, presidente del collegio giudicante per il crollo del ponte Morandi ha chiesto alla pubblica accusa di formulare le richieste di condanna entro l’estate. L’obiettivo è accelerare l’iter del procedimento, per arrivare a una sentenza tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026. Una tempistica cruciale, considerando che nel 2026 alcuni reati colposi inizieranno a prescriversi.
Perplessità delle difese – L’indicazione ha suscitato proteste da parte degli avvocati difensori. Se ai pm sarà concesso ulteriore tempo per studiare le carte, hanno fatto notare, lo stesso dovrà valere per la difesa, senza che il termine cada nel periodo di pausa estiva. La risposta del presidente del collegio, Paolo Lepri, non si è fatta attendere: “Avrete tutto il tempo dopo l’estate, così potrete andare tutti ai Caraibi”.
Supplemento di perizia – Nel frattempo, prosegue l’esame dei periti incaricati dal tribunale. Massimo Losa, Renzo Valentini e Giampaolo Rosati hanno ribadito come per scoprire le criticità della pila 9 sarebbero stati necessari esami invasivi, un tipo di controllo considerato “doveroso” alla luce delle problematiche già emerse sulle altre pile. Il controesame da parte delle difese continuerà la prossima settimana.
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