Ponte Morandi, il 14 agosto la cerimonia degli sfollati 'lontano dai riflettori'
di Fabio Canessa
2 min, 2 sec
Appuntamento alle 11.36 sotto il 'ponte di ferro' di Certosa: "L'evento con Mattarella? Troppo mediatico"
"Noi ci saremo, come abbiamo sempre fatto, anche quando non c'erano le telecamere i riflettori. Per noi è giusto così". A un anno esatto dalla tragedia di Ponte Morandi gli ex sfollati si ritroveranno ancora sotto il 'ponte di ferro' di Certosa per commemorare le vittime. L'associazione ha dato appuntamento a tutti per le 11.36, come è sempre successo al 14 di ogni mese dopo il crollo.
Dunque, mentre Mattarella, Conte e le varie cariche istituzionali terranno la cerimonia ufficiale sulla sponda ovest, la comunità di chi abitava in via Porro e via del Campasso si raccoglierà sul lato nord del cantiere. "La nostra sarà una cerimonia sobria, molto semplice - spiega Giusy Moretti, una delle portavoce dell'associazione 'Quelli del Ponte Morandi' nata dal comitato degli sfollati - Ci dispiace che abbiano scelto di organizzare un evento che a nostro avviso è un'altra cosa, troppo mediatica, tutt'altro che sobria, dove ci saranno tante persone che non abbiamo mai visto qui. Anche la scelta di installare maxi schermi per il pubblico è infelice".
"Al momento nessuno ci ha invitato alla messa, speriamo non sia un evento chiuso - dice Franco Ravera, presidente dell'associazione - Ognuno sarà libero di fare ciò che vorrà, noi in ogni caso ricorderemo anche che è stata distrutta un'intera comunità, che dal 14 agosto ha avuto la vita sconvolta". Ancora tangibile la solidarietà arrivata da tutta Italia, pure negli ultimo mesi. "Abbiamo scelto di devolvere ogni donazione a progetti per il territorio. Noi abbiamo già avuto tanto", spiega Ravera.
Dei 566 sfollati molti sono quelli che hanno scelto di comprare una casa nelle vicinanze, a Certosa o Sampierdarena, o comunque in Valpolcevera. Altri, invece, hanno usato la somma dell'indennizzo per trasferirsi in altre zone della città, nel centro o nel levante. "Se c'è qualcosa di positivo in questa tragedia - racconta Moretti - è che sono nati rapporti nuovi. Anche se adesso siamo lontani ci sentiamo sempre su WhatsApp, condividiamo le emozioni di questi giorni. Ognuno di noi sta provando a ripartire, ma non è semplice".
Intanto oggi i funzionari del Comune incontrano i responsabili del cerimoniale del Quirinale per definire i vari dettagli organizzativi. Davanti alla futura pila 9 verrà allestito un capannone in grado di ospitare circa 450 persone tra autorità, parenti delle vittime e invitati. Alcuni comitati, come quello dei commercianti di via Fillak, deporranno una corona. Due maxi schermi saranno posizionati in via 30 Giugno per consentire a chi lo vorrà di ritrovarsi insieme per assistere alla messa del cardinale Bagnasco e alla commemorazione.
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