Ponte Morandi, lo stralcio sulle intercettazioni si conclude il 14 aprile
di Edoardo Cozza
Nell'udienza di giovedì la difesa ha chiesto la distruzione della documentazione relativa a una determinata telefonata
Si concluderà il 14 aprile l'udienza stralcio sulle intercettazioni nell'ambito dell'inchiesta sul crollo del ponte Morandi. Successivamente, in un paio di settimane circa, la procura chiuderà le indagini nei confronti dei 68 indagati più le due società.
Nell'udienza di giovedì i legali della difesa hanno chiesto la distruzione delle intercettazioni tra i legali di Aspi e di un indagato dipendente di Spea che però la società avrebbe nominato come consulente. Fonti legali avevano chiarito che la telefonata tra i due avvocati, sugli aspetti quindi di natura prettamente giuridica, risaliva a un periodo particolare per l'azienda che aveva da poco avviato un cambiamento radicale dei modelli di controllo e monitoraggio delle infrastrutture.
L'ipotesi di un patteggiamento venne velocemente discussa come una mera eventualità a fronte di un'impostazione accusatoria che - in mancanza dell'individuazione di precise cause del crollo - avrebbe potuto interessare il complessivo modello di gestione e manutenzione dell'intera azienda. La premura del responsabile legale, nella condivisione telefonica con lo studio legale incaricato, riguardava la più ampia tutela dell'intera società rispetto alle posizioni dei singoli indagati.
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