Ponte Morandi, manca il piano di smaltimento dei detriti post demolizione
di Fabio Canessa
1 min, 1 sec
Lo rivela Giampedrone in Regione, il Pd: "Fatto molto grave, Bucci è responsabile"
Non c'è ancora un piano definitivo per smaltire i detriti prodotti dalla demolizione del ponte Morandi e degli edifici di via Porro, la competenza è attribuita al commissario straordinario per la ricostruzione, il sindaco Marco Bucci, ma non sono ancora stati forniti i dettagli sui siti di smaltimento. Lo rivela l'assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone in Consiglio regionale rispondendo a un'interrogazione del capogruppo Pd Giovanni Lunardon.
"Al momento i siti di smaltimento sono stati indicati in via assolutamente preliminare, in alcuni impianti per rifiuti inerti non pericolosi e pericolosi, liguri e non, in base a verifiche sull'effettiva accoglibilità nei siti dei materiali in uscita", dichiara Giampedrone.
"La demolizione dei palazzi di via Porro è iniziata, a breve è prevista la demolizione delle pile 10 e 11 e non si sa ancora dove saranno smaltiti i materiali, ci sono solo ipotesi teoriche - attacca Lunardon - un fatto molto grave, di cui è responsabile l'amministrazione commissariale del sindaco Marco Bucci".
Per quanto riguarda invece il materiale già crollato, sia del viadotto sia delle strutture sottostanti, Società Autostrade il 30 maggio ha presentato un piano di smaltimento. I detriti sono stoccati a Genova nella cosiddetta 'area penisola' a ridosso del torrente Polcevera nella zona di Bolzaneto e sono stati recentemente in parte dissequestrati.
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