Ponte Morandi, Piciocchi: "L'avanzo delle donazioni andrà ai commercianti"
di Fabio Canessa
2 min, 3 sec
Ma è polemica dall'ex comitato degli sfollati: "Decisione non condivisa, promesse non rispettate"
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Saranno devoluti ai commercianti della zona arancione gli oltre 670mila euro ancora disponibili sul conto aperto del Comune di Genova per le necessità legate all’emergenza Ponte Morandi. Lo ha detto l’assessore al bilancio Pietro Piciocchi aprendo una commissione sul tema a Palazzo Tursi dove non erano presenti rappresentanti degli sfollati. "Nessuno ci ha invitato", conferma il presidente dell'ex comitato, Franco Ravera.
Finora, come chiarito da Piciocchi che ha fornito gli ultimi dati aggiornati, sono confluiti sul conto 1,85 milioni. Di questi quasi un milione (oltre 997mila euro) è già stato erogato: 341mila euro ai parenti delle vittime, circa 122mila ai lavoratori della zona rossa, 534mila destinati al pagamento delle utenze nelle case date in locazione agli sfollati (sia pubbliche sia in autonoma sistemazione). Poco meno di 179mila euro sono invece somme vincolate, per lo più a minori orfani a causa del crollo.
Per l’esattezza restano quindi 677.326 euro. “Questa somma vorremmo metterla a disposizione, se non tutta almeno la maggior parte, del piccolo commercio in via Fillak e zone limitrofe – ha spiegato Piciocchi – e insieme agli uffici stiamo studiando una misura per versare contributi proporzionati al pagamento della Tari, una volta processate le bollette proprio in questi giorni. L’idea è quella di dare sollievo a queste realtà che al momento sono quelle più in difficoltà, anche perché molti sono esclusi dagli indennizzi”.
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Ma sull'uso delle donazioni si apre una nuova crepa con gli sfollati. "Noi ci abbiamo sempre messo la faccia e molti hanno donato pensando proprio agli sfollati - ripete Franco Ravera - noi purtroppo non siamo più stati informati e questa decisione sicuramente non è condivisa con noi". Polemica anche sulla quota di fondi assegnati. "A noi risultano erogati finora circa 180mila euro, mille a famiglia una tantum, per il pagamento delle bollette di chi ha scelto una sistemazione autonoma. Il resto non lo abbiamo mai ricevuto". Piciocchi però assicura che il resto della somma sarà accantonata per le utenze di chi è stato collocato nelle case di Comune e Arte, e ciò che avanzerà sarà ridistribuito tra tutte le famiglie.
Oltre ai fondi del conto aperto dal Comune a disposizione c’è un milione di euro raccolto dalla Fondazione Garrone per finanziare lavori nelle zone colpite. “Abbiamo costituito un tavolo coi municipi Centro Ovest e Valpolcevera per farci pervenire un elenco di desiderata in modo da destinare questo denaro a interventi di riqualificazione sul territorio”, conclude Piciocchi.
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