Prima del Morandi, la strage di Avellino: confermata la condanna per Castellucci, dovrà scontare sei anni di carcere
di Emilie Lara Mougenot
La Cassazione rende definitiva la sentenza d’appello sull’ex ad di Autostrade, accusato di disastro e omicidio colposo per la tragedia del 2013

La Corte di Cassazione ha reso definitiva la condanna a sei anni di reclusione per Giovanni Castellucci, ex amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, ritenuto responsabile del disastro del viadotto Acqualonga sull’A16, in cui il 28 luglio 2013 persero la vita 40 persone. Il manager dovrà scontare la pena in carcere per omicidio colposo e disastro colposo.
La tragedia – Quel giorno, un pullman turistico precipitò dal viadotto nel territorio di Monteforte Irpino, ad Avellino. Il mezzo, carico di passeggeri di ritorno da un pellegrinaggio, finì in una scarpata dopo aver sfondato le barriere laterali dell’autostrada. Le indagini accertarono gravi carenze nei sistemi di sicurezza del tratto stradale, sotto la gestione di Aspi.
Iter giudiziario – In primo grado Castellucci era stato assolto. La Corte d’Appello di Napoli aveva poi ribaltato la decisione, condannandolo a sei anni. L’impianto accusatorio ha retto anche di fronte ai giudici della quarta sezione penale della Cassazione, che hanno confermato integralmente la sentenza di secondo grado.
La requisitoria – Durante l’udienza, il procuratore generale aveva chiesto un nuovo processo d’appello, sollecitando l’assoluzione per il disastro colposo. Richiesta respinta dalla Suprema Corte, che ha invece confermato anche le condanne per altri dirigenti della società e per dipendenti coinvolti nella gestione del tratto autostradale.
Altre condanne – Tra gli imputati, è diventata definitiva anche la pena a nove anni per Gennaro Lametta, proprietario del bus coinvolto nella tragedia, mentre Antonietta Ceriola, funzionaria della motorizzazione civile di Napoli, è stata condannata a quattro anni.
Imputazioni – Le accuse mosse agli imputati hanno riguardato l’omessa manutenzione, il deterioramento delle barriere di protezione e la gestione complessiva della sicurezza stradale su un’infrastruttura ad alta percorrenza.
Tragedia analoga – Castellucci è anche uno dei principali imputati nel processo per il crollo del ponte Morandi, a Genova. La sentenza odierna rappresenta un ulteriore punto fermo nei procedimenti legati alla gestione delle infrastrutture autostradali italiane.
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