Processo Morandi, la ministra Cartabia: "Andiamo avanti, non ci fermeremo: già fatte 237 assunzioni"
di Marco Innocenti
"Mi auguro che le camere penali genovesi possano indire un'astensione dalle sciopero del 12 settembre, data delle nuova udienza"
"Il Ministero continuerà a farsi carico di ogni esigenza, accanto ai responsabili degli uffici giudiziari genovesi". Lo assicura il ministro della Giustizia Marta Cartabia, rispondendo alla missiva ricevuta da Egle Possetti, presidente del Comitato vittime del Morandi. "In questi anni a Genova ogni 14 agosto ho respirato il vostro dolore e ho sentito crescere il vostro legittimo e bruciante bisogno di giustizia - scrive Cartabia, assente quest'anno alla commemorazione - non disgiunto dalla preoccupazione che il percorso processuale per l'accertamento dei fatti e delle responsabilità possa incepparsi".
Il ministro della Giustizia, spiega Cartabia "può e deve assicurare ai giudici competenti tutto il supporto necessario. E così è stato da subito, dopo la tragedia del 14 agosto 2018. Il Ministero della Giustizia si è adoperato per garantire agli uffici giudiziari genovesi il personale necessario e l'assistenza tecnica e logistica, attraverso un interessamento attento e sollecito dei vertici del Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria".
Il Guardasigilli scrive poi di aver appena ricevuto "un lungo appunto dal Dipartimento, che mi illustra la situazione del Tribunale di Genova in generale e in particolare gli interventi che sono stati messi in atto per prestare la dovuta assistenza per la celebrazione del processo sul crollo del Ponte Morandi". Poi, sottolineando che "per assicurare il migliore funzionamento del servizio giustizia, ciò che conta di più sono le persone", spiega che "in questi anni tante persone sono arrivate a Genova con i distacchi temporanei di personale amministrativo e poi con le più recenti assunzioni. 237 in totale tra funzionari, cancellieri esperti, operatori giudiziari e anche i giovani dell'Ufficio per il processo assunti (132). 79 inoltre sono i posti di funzionario giudiziario messi a disposizione per Genova".
E sui magistrati, "come sapete, l'assegnazione dei magistrati ai singoli distretti, di cui Genova lamenta la carenza, è in capo al Consiglio superiore della magistratura, ma auspico anche io, come il presidente del Tribunale, Enrico Ravera, che possano essere messi a punto i bandi necessari il prima possibile, prima del rinnovo dell'organo di autogoverno della magistratura". Cartabia auspica quindi "che possano al più presto dissolversi i timori che hanno indotto le Camere penali genovesi a indire una astensione per il 12 settembre, data della nuova udienza del processo per il crollo del Ponte". E assicura: "Mi adopererò anche personalmente per promuovere un incontro prima di allora, con tutti i soggetti coinvolti, per cercare soluzioni soddisfacenti alle esigenze degli uffici giudiziari genovesi".
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