Processo Morandi, ora tutti chiedono di uscire dal processo
di Redazione
Mit,Anas, Aspi, Spea chiedono esclusione da parti civili, "Non abbiamo partecipato agli incidenti probatori"

Autostrade per l'Italia, Spea (la società che si occupava delle manutenzioni), Anas e il ministero delle Infrastrutture hanno chiesto di essere esclusi come responsabili civili, cioè chi pagherà in caso di condanna, nell'ambito dell'inchiesta sul crollo del ponte Morandi, il viadotto collassato il 14 agosto 2018 causando la morte di 43 persone.
È quanto successo alla ripresa dell'udienza preliminare. Nella scorsa udienza il giudice Paola Faggioni aveva accolto la richiesta di citarle. Il gup si è adesso riservata e la decisione arriverà in giornata. Le società e l'ente pubblico hanno motivato la loro istanza sostenendo di non avere partecipato agli incidenti probatori sullo stato dei resti e sulle cause del crollo del viadotto, e quindi ci sarebbe una lesione del loro diritto di difesa. Sono 59 le persone imputate oltre ad Aspi e Spea, queste ultime indagate per responsabilità amministrativa dell'ente
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