Processo Ponte Morandi: il 7 aprile la decisione su rinvii a giudizio e patteggiamenti
di Redazione
Attesa per le decisioni del giudice dell'udienza preliminare Paola Faggioni. Oggi hanno replicato i pubblici ministeri e alcuni difensori. CInquantanove le persone imputate
Deciderà il 7 aprile il giudice dell'udienza preliminare Paola Faggioni sul rinvio a giudizio e i patteggiamenti per il crollo del ponte Morandi.
Oggi hanno replicato i pubblici ministeri e alcuni difensori.
Le discussioni hanno riguardato l'uso dei software, l'accesso agli atti e i tempi per la difesa per la loro consultazione.
Sono 59 le persone imputate. Le due società Aspi e Spea ieri hanno chiesto di patteggiare circa 30 milioni di euro.
Le accuse, a vario titolo, sono omicidio colposo plurimo, omicidio stradale, omissione d'atti d'ufficio, attentato alla sicurezza dei trasporti, falso e omissione dolosa di dispositivi di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Da quanto emerso nel corso delle indagini della Guardia di Finanza, buona parte degli indagati immaginava che il ponte sarebbe potuto crollare ma non fecero nulla. Tutto per spendere meno possibile (poco più di 15 mila euro all'anno per la manutenzione del Morandi) per garantire maggiori dividendi da distribuire ai soci.
L'udienza preliminare è iniziata a ottobre e proseguita fino a oggi.
I pubblici ministeri Massimo Terrile e Walter Cotugno hanno parlato per 11 giorni.
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