Processo Ponte Morandi, il procuratore generale: "Ricusazione da rigettare"
di Marco Innocenti
La Corte d'Appello si riunirà domani, mercoledì, per decidere sulla richiesta avanzata dai legali di Castellucci e altri 7 imputati
"Il giudice per l'udienza preliminare Paola Faggioni non ha menomato il principio di imparzialità del giudice" e per questo non deve essere ricusata". E' quanto ha scritto il sostituto procuratore generale Alessandro Bogliolo nel parere sulla richiesta di ricusazione avanzata dai legali dell'ex amministratore delegato di Aspi Giovanni Castellucci e altri sette imputati nell'inchiesta sul crollo del ponte Morandi, richiesta sulla quale la Corte d'Appello di Genova è chiamata a decidere nell'udienza prevista per domani.
I legali degli 8 imputati avevano avanzato l'istanza di ricusazione perché - secondo loro - il gup Faggioni aveva espresso un giudizio nell'ordinanza per le misure nei confronti di sei indagati nell'inchiesta sulle barriere fonoassorbenti pericolose. Questo, sempre secondo i legali, avrebbe rappresentato un pregiudizio per la necessaria imparzialità del gup. Non è però dello stesso avviso il sostituto procuratore generale Bogliolo, secondo il quale "è vero che il gip nei motivi delle misure cautelari del procedimento sulle barriere ha operato un collegamento con l'attività investigativa del procedimento principale" ma come "premesse del tutto generiche non collegate alla mala gestio dei viadotti". Quindi, conclude Bogliolo, "non vi è stata menomazione del principio di imparzialità del giudice".
Un'udienza, quella di domani in Corte d'Appello, di grande importanza per stabilire quali potranno essere i tempi, visto che l'udienza preliminare a carico dei 59 imputati oltre alle due società Aspi e Spea, è prevista per il prossimo 8 novembre.
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