Regionali, Natale (Pd): "Porto La Spezia, no autorità ligure ma fare sistema con Toscana e, per Pontremolese, con Emilia e Veneto"
di Stefano Rissetto
La replica di Stefania Pucciarelli (Lega): "Il segretario dem dice una cosa, il presidente toscano Giani l'opposto. Si parlino tra loro"
"Il futuro per il porto della Spezia è fare sistema con la Toscana, l'Emilia Romagna e il Veneto per portare al centro dell'agenda del governo nazionale il completamento della ferrovia Pontremolese (nella foto, la vecchia stazione di Aulla dismessa nel 2008). Il corridoio tra lo scalo spezzino e il cuore dell'Europa attraverso la ferrovia, meno inquinante e più sostenibile, sarà all'ordine del giorno del prossimo governo regionale". Lo ha detto Davide Natale, segretario ligure del Pd.
"Lo sottolineiamo mentre da destra si torna a parlare di Ligurian Ports, un'idea già pensata quindici anni fa ma in un altro contesto e che oggi Bucci risfodera in campagna elettorale per mascherare il fatto di non avere alcuna conoscenza della storia e del funzionamento del porto spezzino - sottolinea Natale -. Da otto anni il porto della Spezia fa sistema con quello di Marina di Carrara nell'autorità del Mar Ligure Orientale. Se si vuole fare crescere la portualità bisogna pensare a un sistema più ampio invece di chiudersi in sé stessi. Lasciamo a Salvini e Rixi i balbettii e le incertezze sull'idea di un'authority unica: per noi è uno scenario da respingere senza tentennamenti".
La replica è di Stefania Pucciarelli, Senatrice e Segretaria della Lega per la provincia spezzina: "Ci sono evidenti problemi di comunicazione in casa PD, lo dimostrano le dichiarazioni di Davide Natale sul futuro del porto della Spezia. Lui dice una cosa, il governatore toscano Giani del Pd esattamente l’opposto. Sarebbe il caso che si facessero prima una chiacchierata. Giani vuole “staccare” il Porto di Carrara da quello della Spezia, Natale vuole lo status quo. Stesso partito, visioni opposte. Nel Pd non è una novità visto che anche sul rigassificatore Orlando e Giani parlano lingue diverse. Una telefonata in più gli eviterebbe brutte figure. Sono certa che la grande comunità ligure saprà chiaramente scegliere tra Bucci, uomo del fare sostenuto dalla Lega e dal centrodestra, e Orlando, uomo del farei (senza mai fare) sostenuto dai signori del No”.
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