Regione, la lunga notte della sanità, Mai (Lega) a Telenord: "Migliorato il sistema, attenzione alle ragioni di tutti"
di Redazione
La seduta destinata a protrarsi oltre la soglia delle ventiquattro ore filate
Nel corso della rassegna stampa quotidiana di Telenord, il capogruppo della Lega Stefano Mai, impegnato dalla mattina di ieri nella seduta monotematica sul piano sociosanitario regionale, protrattasi fino alla giornata odierna, analizza le linee guida della misura più importante (per portata economia e sociale) di competenza dell'assemblea di via Fieschi: "Migliorato il sistema, attenzione alle ragioni di tutti".
Più tardi, il bilancio definitivo: “Il nuovo piano socio sanitario, che abbiamo approvato oggi in Consiglio regionale, è un provvedimento costruito mettendo al centro la persona e si pone l'obiettivo di risolvere le problematiche sanitarie che i cittadini si trovano spesso ad affrontare, per fornire ai liguri una sanità più efficiente. Il nuovo PSSR disegna la sanità del futuro affrontando le problematiche attuali, come l’affollamento dei pronto soccorso, le fughe per farsi curare in altre regioni, le liste d’attesa, per cui, grazie al governo, la Liguria potrà investire 50 milioni di euro. Questo provvedimento potenzia la medicina territoriale e investe sulla prevenzione. Il ministero ha accolto la nostra richiesta per avere 9 punti nascita, a fronte degli 8 previsti, e quindi anche il Santa Corona di Pietra Ligure riavrà il suo reparto di neonatologia. Sempre per quanto riguarda l’asl 2, nel piano viene confermato il punto di primo intervento di Albenga, per cui mi sono speso fortemente".
"Per la stesura del piano, che ha fatto riferimento ai dm 70/2015 e 77/2022, è stato necessario - aggiunge - chiedere svariate deroghe, tra cui quella relativa all’estensione dell’orario del ppi di Albenga alle 24 ore giornaliere, per la quale stiamo aspettando ancora la risposta ufficiale dal ministero, ma siamo convinti che sarà accolta. Sappiamo che uno dei grandi temi a livello nazionale che restano da risolvere è quello della carenza di medici, soprattutto anestesisti e di medicina d’urgenza e in questo senso la nostra Regione è già corsa ai ripari con diverse iniziative, ma occorre eliminare il numero chiuso per la Facoltà di Medicina, con test di accesso che diano la possibilità a tutti coloro desiderano intraprendere una professione sanitaria di essere valutati durante il loro percorso di studi. Credo sia poi necessario adeguare gli stipendi, magari differenziandoli in base alla specializzazione, rafforzare le tutele legali e incentivare i giovani a lavorare nel pubblico”.
Soddisfatti anche Alessio Piana e Sandro Garibaldi: “Dopo oltre 24 ore di discussione e una lunga ostruzione da parte dell’opposizione, è stato approvato il nuovo piano socio sanitario di Regione Liguria 2023-2025. Un documento che completa la riorganizzazione dell’offerta sanitaria, sempre più in linea con le domande e i bisogni espressi dai cittadini. In particolare, per quanto riguarda l’Asl 3 genovese - dice Alessio Piana - sono inseriti: la creazione del dipartimento interaziendale del Villa Scassi e dell’Evangelico, che ha reso possibile mantenere e implementare la ginecologia e l’ostetricia di Voltri; il presidio riabilitativo della Colletta di Arenzano; il punto di primo intervento del Padre Antero Micone di Sestri Ponente, oltre alle specialità già insistenti; la creazione dell’ambulatorio infermieristico del Cep; la ripresa delle cure palliative presso le strutture di Pontedecimo e le piene funzioni dell’Ospedale Gallino, alle quali si aggiunge la medicina integrata. Il nuovo Piano Socio Sanitario è un documento flessibile - sottolinea Sandro Garibaldi - che potrà essere modificato in caso di necessità. Un provvedimento che ha tenuto in conto dei bisogni del territorio e che ha visto un confronto con i sindaci e le Asl. Accolto anche l’impegno della Lega per evitare l’accorpamento della Asl 4 e della ASL 5, che resteranno dunque, come sono oggi, ancora divise e vedranno una fattiva collaborazione, come è giusto che sia. Un documento attento anche ai bisogni del nostro entroterra che purtroppo, come confermato dai danni causati recentemente dal maltempo nel levante di Genova, rischia di restare isolato e difficilmente raggiungibile. Ricordo anche l’importante investimento di 50 milioni di euro che farà la Regione per la diminuzione delle liste d'attesa”.
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