Rigassificatore, dieci sindaci a Toti: "Ascolta il territorio". Il presidente: "Nessuna insistenza, faccio solo il mio dovere"
di Redazione
I primi cittadini di Savona, Quiliano, Albissola Marina, Albisola Superiore, Spotorno, Carcare, Altare, Bergeggi, Noli e Vezzi Portio
Dieci sindaci del Savonese, a partire da Marco Russo primo cittadino del capoluogo, mandano una "lettera aperta" al presidente della Regione e commissario al rigassificatore Giovanni Toti sul tema della Golar Tundra.
“Apprendiamo dai media - scrivono nella dichiarazione congiunta - che Toti intende procedere con il posizionamento del rigassificatore davanti alle nostre coste. Il Comune di Quiliano risponderà per via amministrativa alla lettera che ha ricevuto, tuttavia dobbiamo ribadire con chiarezza che per noi questo progetto non deve essere realizzato e ci auguriamo che il presidente non insista. Auspichiamo quindi che cominci ad ascoltare il territorio attivandosi di conseguenza”.
A firmare la lettera sono Marco Russo (Savona), Nicola Isetta (Quiliano), Gianluca Nasuti (Albissola Marina), Maurizio Garbarini (Albisola Superiore), Mattia Fiorini (Spotorno), Rodolfo Mirri (Carcare), Roberto Briano (Altare), Maria Rebagliati (Bergeggi), Ambrogio Repetto (Noli), Germano Barbano (Vezzi Portio).
Il presidente Toti replica: "Cari sindaci, il presidente non insiste affatto. Semplicemente fa il suo dovere, con la leale collaborazione istituzionale prevista dalla Costituzione, nella attuazione di un piano energetico nazionale approvato dal Parlamento della Repubblica, condiviso da due Governi e indispensabile per dare certezza di approvvigionamento e stabilità di prezzi ai cittadini e alle imprese italiane, già duramente colpite in passato dalla crisi seguita alla guerra russo-ucraina e dalle altre tensioni internazionali. Un piano peraltro condiviso da tutte le principali associazioni di impresa del paese e votato da pressoché tutte le forze politiche nella passata e presente legislatura".
"Al commissario di Governo - continua Toti - spetta il compito di attuare le direttive dell'Esecutivo, che ha stabilito il posizionamento dell'impianto e dell'Ente attuatore incaricato della realizzazione del piano stesso. Continueremo a farlo, nel rispetto delle opinioni di tutti e con l'impegno di rendere compatibili le esigenze espresse dai territori con la realizzazione del piano stesso, la cui messa in discussione non spetta alle istituzioni territoriali, né al commissario, ma semmai al Parlamento della Repubblica che lo ha approvato o al Consiglio dei Ministri che ha l'incarico di attuarlo. Sono certo - prosegue Toti - al netto delle opinioni, sempre legittime, che non mancherà da parte di nessuno quella collaborazione istituzionale che è dovere di ogni rappresentante della Repubblica a ogni livello. Per quanto riguarda nel merito le perplessità degli Enti locali circa le scelte fatte nella realizzazione del Piano stesso, ritengo che tutti possano rimettersi alle valutazioni della Commissione di Via, istituita come da leggi vigenti al Ministero dell'Ambiente, a cui spetta di verificare ogni aspetto relativo alla sicurezza e alla compatibilità dell'impianto stesso".
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