Ristoratori ad Andora: "Cantieri e coprifuoco, due variabili decisive"
di Anna Li Vigni
C'è ottimismo, tante prenotazioni e la speranza di poter lavorare durante l'estate
Abbiamo incontrato due ristoratori che hanno locali sulla spiaggia che sono ristoranti e anche stabilimenti balneari. il primo è Nadia Gagliolo che è titolare del Tortuga, un locale gestito con una attenta cucina casalinga e genuina. La signora Nadia è una donna semplice ed esperta nella ristorazione. "Alla sera siamo stati quasi sempre chiusi perchè non ne valeva la pena. per ques'estate sono ottimista e abbiamo già ricevuti molte prenotazioni", spiega la signora Gagliolo.
Più avanti sul lungomare un giovane staff è diretto da Paolo Colombini che ha una passione per l'accoglienza e l'ospitalità. Due ingredienti che in questi mesi gli sono mancati. Uno chef inglese e una passione per la ristorazione che cura anche con l'offerta di menù sushi eccellente e una particolare spiaggia dove non ci sono sdraio e ombrelloni ma una sistemazione stile Forte dei Marmi con grandi lettoni con pensilina e un locale giovane e fresco come i frequentatori del suo aperitivo in spiaggia.
"Il coprifuoco è un limite alla nostra attività in tutti i sensi e toglie coperti", spiega Paolo Colombini. "Anche le code in autostrada dovute ai numerosi cantieri sono un intralcio al nostro lavoro perchè per non prendere la coda le persone partono prima e non si fermano certo a cena soprattutto la domenica sera", chiarisce il giovane ristoratore del Turtle Beach di Andora.
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