Salvini sulla sentenza Gamboa: "Senza parole. Dovrebbe marcire in galera"
di Redazione
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Il legale dei familiari della vittima: "E' stato riesumato il delitto d'onore"
Dopo la sentenza resa nota oggi, che ha condannato Javier Napoleon Pareja Gamboa a 16 anni a fronte dei 30 chiesti dal pm per l'assassinio della moglie Jenny Angela Coello Reyes, sono state molte le reazioni e, fra queste, è arrivata anche quella del vicepremier nonché ministro dell'interno Matteo Salvini che ha detto: "Non ho parole, non c'è delusione e gelosia che possa giustificare un omicidio. Chi ammazza in questo modo deve marcire in galera".
Anche l'avvocato Giuseppe Maria Gallo, legale dei familiari della vittima, uccisa dal marito nell'aprile scorso con diverse coltellate al petto, ha rilevato come "con questa motivazione è stato riesumato il delitto d'onore. Ormai assistiamo a un orientamento più culturale che giuridico, gli omicidi a sfondo passionale sono inseriti in un circuito di tempesta emotiva".
Il Tribunale di Genova, infatti, ha motivato la "riduzione" della condanna dai 30 richiesti ai 16 effettivamente comminati, facendo appello alle condizioni dell'uomo che, secondo il Giudice, avrebbe "agito sotto la spinta di uno stato d’animo molto intenso, non pretestuoso, né umanamente del tutto incomprensibile".
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