Sanità ligure in crisi, sindacati proclamano lo stato di agitazione per tutelare lavoratori e servizi
di E.L.M
Fp Cgil e Uil Fpl Liguria denunciano condizioni insostenibili per il personale e rischio concreto per la qualità dell’assistenza

Le segreterie regionali di Fp Cgil e Uil Fpl hanno ufficializzato lo stato di agitazione del personale sanitario in tutta la Liguria. La mobilitazione, che coinvolge l’intero comparto, è motivata dal peggioramento progressivo delle condizioni di lavoro, da una cronica carenza di organico e dal crescente rischio per la salute e la sicurezza degli operatori e degli utenti.
Organici ridotti – Le sigle sindacali denunciano come il sottofinanziamento e la riduzione del personale affliggano il settore da ben prima della pandemia. L’età media elevata degli operatori e l’assenza di un reale piano assunzionale stanno rendendo sempre più difficile garantire i turni nel rispetto dei diritti contrattuali, in particolare quelli legati al riposo e al recupero psicofisico.
Straordinari fuori controllo – Secondo i rappresentanti sindacali, l’uso sistematico dello straordinario, spesso programmato in anticipo, viola il contratto collettivo nazionale e sottrae risorse al fondo per la produttività collettiva, penalizzando ulteriormente i lavoratori.
Burn-out e stress – I segnali di allarme sono evidenti: aumentano le patologie legate allo stress, con numerosi casi di burn-out. Le organizzazioni contestano anche il mancato rispetto dell’articolo 107 del CCNL 2019-2021, che regola la distribuzione delle risorse accantonate, e la mancanza di fondi adeguati per le prestazioni aggiuntive.
Pronto soccorso al collasso – Particolarmente critica la situazione dei Pronto Soccorso: carenza di personale medico e infermieristico, stazionamenti prolungati su barelle – anche da campo – e costante demansionamento del personale. “Siamo di fronte a una continua umiliazione professionale”, denunciano Diego Seggi e Milena Speranza, segretari generali regionali di Fp Cgil e Uil Fpl.
Assenza di integrazione – A pesare anche la mancata integrazione tra ospedale e territorio e il mancato potenziamento della medicina territoriale, che continua a spingere i pazienti cronici verso le strutture ospedaliere già sovraccariche.
Aggressioni e abbandono – Altro fronte di forte preoccupazione è quello delle aggressioni ai danni del personale sanitario, un fenomeno in crescita che, secondo i sindacati, è aggravato dall’assenza di adeguate misure di sicurezza e dalla mancata presenza di presidi di polizia nei luoghi più sensibili.
Prospettive – Le due organizzazioni hanno annunciato l’intenzione di intraprendere tutte le azioni previste dalla normativa vigente per tutelare la dignità del personale e garantire standard di assistenza adeguati alla cittadinanza.
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