Sanremo: italiana in Egitto accusata di adulterio, il legale "Rischiamo un altro caso Regeni, scriverò a Mattarella"
di Redazione
La donna di 25 anni si trova nel Paese africano, il marito in Italia era stato condannato a tre anni per violenza sessuale e stalking
"Rischiamo un Regeni bis". Così Agata Armanetti, l'avvocato italiano che sta seguendo il caso di Nessy Guerra, una donna di 25 anni di Ceriana che si trova in Egitto, insieme con la figlia di un anno e mezzo, ed è accusata di adulterio dal marito, Tamer Hamouda. Secondo l'avvocato Armanetti, scrive il Secolo XIX, la giovane rischia di perdere la figlia, affidata al padre nella sentenza di primo grado emessa solo due giorni fa, e di finire in carcere. "Le autorità italiane - riassume - si stanno disinteressando alla situazione della connazionale mentre quelle egiziane non collaborano. I genitori si sentono abbandonati dalle istituzioni".
L'uomo è stato condannato in Italia a tre anni di reclusione per violenza sessuale e stalking, ma il suo casellario penale è per ora bloccato al Consolato egiziano a Milano: "Il certificato – spiega il legale – è stato tradotto, la console egiziana Aleya Mohamed Samy Abul Ezz deve solo timbrarlo e inviarlo al tribunale egiziano che sta seguendo la causa di separazione. Ma ha chiesto di trattenerlo per una settimana. C'è un sospetto che le autorità egiziane vogliano proteggere il proprio cittadino Hamouda e velocizzare i tempi del processo in Egitto. Chiedo alla Farnesina di intervenire".
Le preoccupazioni dei genitori e del legale riguardano anche il processo per adulterio dove Nessy rischia il carcere. "Hamouda ha fornito delle foto intime scattate con la moglie, quando erano ancora sposati, oscurando il suo volto, facendo credere al giudice che Nessy Guerra sia una prostituta. Purtroppo, il tribunale egiziano non accetta testimoni cristiani e pianificare una strategia di difesa efficace risulta molto difficile. Inoltre, per queste accuse, infondate, Nessy ha già trascorso due giorni in prigione, in condizioni disumane".
Armanetti spiega che in Egitto Nessy Guerra è seguita dall'avvocato Hazem Abed: "Sono in stretto contatto anche con lui. Mi ha confermato che, se non arriva questo certificato in tempi rapidi, la situazione per la giovane rischia di mettersi molto male. L'avvocato Abed ha dovuto far convertire all'Islam anche la madre della ragazza perché, qualora riuscissero a dimostrare che il marito è stato condanno in Italia, la bambina potrebbe essere affidata alla nonna materna che ora si trova con Nessy ad Hurghada, sul Mar Rosso". Secondo la Armanetti la sentenza per l'affido della minore potrebbe arrivare molto presto: "La bambina potrebbe essere strappata alla madre già a settembre ed affidata al padre, assolutamente inadeguato, inaffidabile e che vuole costringere madre e figlia a vivere in Egitto e a non tornare mai più in Italia".
Domani l'avvocato manderà una lettera aperta al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "Chiedo che Nessy Guerra e la bambina Aisha vengano rimpatriate il prima possibile, in virtù della grande situazione di pericolo che le costringe a vivere in una località segreta". Sono, infatti, nascoste in un appartamento e non escono per paura che il marito possa provare a rapire la bambina: "Hamouda – conclude il legale – ha già provato a strappare Aisha alla madre per strada, fortunatamente non riuscendoci. In quell'occasione era presente anche il padre di Nessy che ha allertato immediatamente la polizia. Questo incubo deve finire il prima possibile".
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